[Diritto] Ascolta la tua sete.

Elena of Valhalla diritto@softwarelibero.it
Sun, 4 Aug 2002 19:46:32 +0200 (CEST)


On 4 Aug 2002, Simo Sorce wrote:
> On Sun, 2002-08-04 at 18:21, Marco Pantaleoni wrote:
> Certo che ha un valore! Per chi lo usa vale qualcosa.
> Ma questo vuol dire che lo stato _deve_ concedere un monopolio solo
> perch=E8 una cosa ha valore? [...]
> Quello che voglio dire =E8 che la concessione di un monopolio su un
> programma pu=F2 avere senso (poco imho) solo per un ristretto tempo,
> necessario a finanziare il progetto stesso (e in quei settori in cui la
> ricerca costa molto e ha pochi acquirenti).
> Decaduta questa condizione il monopolio deve anchesso decadere, sia esso
> sul software o qualsiasi altra opera d'ingegno.

questa situazione e' quella che si presenterebbe con i brevetti, allo
stato attuale la situazione del software e' ben diversa: chi produce un
programma non ha per legge il monopolio su tutti i programmi di quel tipo,
ma solo diritti sul suo programma e sul codice effettivamente scritto da
lui. Eventuali situazioni di monopolio possono capitare o perche' un
particolare tipo di programma ha un mercato talmente ristretto che non
vale la pena di avere piu' prodotto per lo stesso scopo, oppure perche'
qualcuno ha usato pratiche al limite del legale per spingere la vendita
del proprio prodotto contro quelli della concorrenza.

Se ci fosse davvero la condizione di monopolio per legge di cui parli
programmi come OpenOffice, Koffice, eccetera sarebbero illegali, in quanto
svolgono (quasi) le stesse funzioni di MS Office (che a sua volta sarebbe
illegale perche' svolge funzioni simili a quelle di programmi
precedenti)

> > Mentre nessuno venderebbe comunque supporto per applicazioni "vecchie"
> > de facto, che abbiano due anni o quindici.
> Questo non lo sai, e anzi il modello del software libero sta dimostrando
> che se c'=E8 mercato ci sono aziende disposte a dare supporto anche su
> applicazioni che non hanno scritto loro, quindi credo che la tua
> affermazione sia semplicemente sbagliata.

ci sono aziende che vendono supporto per software non scritto da loro, ma
non aziende che vendono supporto per software _vecchio_

Per la definizione usata di "vecchio" qualsiasi programma che abbia ancora
mercato non e' vecchio, anche se ha 20 anni e non credo proprio che
esistano aziende che forniscano supporto per software non piu' usato da
nessuno, anche se questo ha solo un paio di anni.

> In ogni caso se non c'=E8 supporto ancora a maggior ragione pretendere il
> pagamento di un dazio  per nulla non mi sembra una buona cosa.

non si paga un dazio "per nulla", si paga quello che e' giusto (beh, a
volte piu' di quanto sia giusto, ma questo e' un altro discorso) per
permettere a delle persone di continuare a scrivere programmi invece di
dover coltivare e/o allevare direttamente cio' che devono mangiare per
vivere, il che e' cio' su cui si fonda tutto il terziario, che mi risulta
abbia un ruolo abbastanza importante nella nostra economia...

si puo' obiettare che chiunque non produca cibo, vestiti, case o strumenti
per procurarsi quanto di cui sopra non abbia diritto ad essere pagato, ma
mi sembra una posizione abbastanza estrema.

> Anche il coltello, ancora oggi =E8 un0nvenzione utile, dovremmo pagare
> qualcuno per il permesso di usarlo e farne copie?

non si paga nessuno per il permesso di usare un coltello, ma si paga il
coltello stesso, sia per i materiali e il lavoro che per gli studi fatti
per migliorarlo.



Elena

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