[Diritto] GPL e legge italiana
giovanni contissa
diritto@softwarelibero.it
Thu, 29 Aug 2002 08:45:18 +0000
>From: Marco Ermini <markoer@firenze.linux.it>
>Reply-To: diritto@softwarelibero.it
>To: diritto@softwarelibero.it
>Subject: Re: [Diritto] GPL e legge italiana
>Date: Wed, 28 Aug 2002 18:51:52 +0000
>
>Quindi, IMHO sei liberissimo di fornire un applicativo in formato binario
>tramite un contratto che ne limiti l'esecuzione; se pero' devi fornire
>anche i
>sorgenti e li fornisci sotto la licenza GPL, il cliente puo' eventualmente,
>essendone in grado, ricompilarsi l'applicazione dai sorgenti GPL, in
>qualche
>modo quindi dotarsi di *un altro* binario che stavolta non sara' coperto
>dal
>tuo contratto....
>
Secondo me, se (e solo se) poniamo come valida la clausola che avevo
ipotizzato (quella che limitava il caricamento del programma nella RAM),
essa vale come legge fra me ed il mio cliente: lui del mio programma può
fare quante copie vuole, guardarne quante volte vuole i sorgenti,
modificarli, eccetera, ma può caricarlo in RAM solo nei limiti che gli ho
concesso.
Non gli basta ricompilarsi il programma per eludere la clausola. Anche il
nuovo binario è sempre la mia opera.
Ciao
Giuseppe
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