[Diritto] Una 'roadmap' per un diritto d'autore equo

Lorenzo De Tomasi diritto@softwarelibero.it
Sun, 25 May 2003 02:07:24 +0200


on 24-05-2003 16:57, Elena of Valhalla at evalhalla@interfree.it wrote:

> On Sat, 24 May 2003, Lorenzo De Tomasi wrote:
>> Forse non sono stato chiaro.
>> Faccio un esempio per mostrare le limitazioni di libert=E0 della Gpl.
>> [...] Un'opera di questo tipo consisterebbe per la maggior
>> parte in una copia identica di un'opera precedente [...]
>> e in una piccola ma significativa parte in un lavoro originale.
>> Questa piccola parte potrebbe essere costata molta fatica e in quanto au=
tore
>> potrei ritenere giusto venire ricompensato economicamente.[...]
>=20
> Se l'opera originale e' sotto GPL hai comunque due scelte: modificare
> quella e mettere sotto GPL anche le modifiche, oppure se non vuoi farlo
> non tocchi l'opera originale, ci metti il titolo dell'opera sotto GPL in
> bibliografia (e il lettore non deve recuperare decine di fonti, ma un sol=
o
> testo) e fai cio' che vuoi della parte che hai scritto.

Hai pienamente ragione :), ma =E8 comunque una privazione di libert=E0 rispetto
al pubblico dominio... Io appoggio fermamente la Gpl, ma volevo metterne in
luce i limiti in una critica ragionata che spinga un autore,  prima di
adottarla, a ragionare sul fine dell'opera e sulle implicazioni che
l'adozione della Gpl o di altre licenze potrebbe avere sul raggiungimento d=
i
questo fine.

>> Essendo l'opera sotto licenza libera sono costretto a rendere anche il m=
io
>> lavoro liberamente copiabile e distribuibile. Non avendo i mezzi per
>> pubblicare autonomamente da vendere e da cui trarre guadagno, sarei
>> costretto a proporlo ad un'editore. Questi potrebbe liberamente pubblica=
rlo
>> senza corrispondermi nulla.
>=20
> e' vero, ma perche' dovrebbe corrispondere qualcosa a te e non agli altri
> autori dell'opera? anche loro probabilmente hanno fatto molta fatica per
> realizzare la loro parte, e meritano un qualche compenso; hanno deciso ch=
e
> invece di ottenerne (solo) soldi preferivano la soddisfazione di aver
> contribuito ad una causa giusta, oppure la pubblicita' fornita da un oper=
a
> di grande circolazione, o qualunque cosa si possa ottenere con un'opera
> GPL: perche' il tuo diritto di essere pagato con soldi dovrebbe essere
> piu' forte del loro diritto di essere pagati con "altro"?

Come non darti ragione? :)
Il problema =E8 che gli editori possono guadagnare dall'opera e gli autori no=
.
E questo mi fa 'rosicare' in quanto autore. =C8 il rischio che a volte mi
disincentiva dall'adottarla.
Se si ponesse l'obbligo agli editori di non guadagnare dalla distribuzione
dell'opera, o se li si obbligasse a spartire il guadagno con gli autori, da
un lato sarei pi=F9 felice perch=E9 tutti sarebbero in una situazione di parit=E0=
,
ma nel contempo sono consapevole dello svantaggio derivante da una
disincentivazione alla distribuzione dell'opera o da un'innalzamento dei
prezzi delle copie.
Purtroppo gli editori hanno sempre il coltello dalla parte del manico.
Occorrerebbe che gli autori abbiano sempre la possibilit=E0 di autoprodurre l=
e
proprie opere e di distribuirle, cos=EC ricaverebbero dalla vendita della
copia fisica.

>> Se l'opera originale fosse stata di pubblico dominio, io avrei potuto
>> imporre all'editore le royalties e guadagnarci abbastanza per vivere.
>> Ok, l'opera sarebbe sotto copyright, ma se questo fosse breve (3-4 anni =
per
>> un libro, ma anche 14-20... dipende dalla natura del lavoro) non lo vedr=
ei
>> come un grosso problema.
>> Ma avrei potuto scegliere anche di donare anche la nuova opera al pubbli=
co
>> dominio o di rilasciarla sotto Gpl... Tutte libert=E0 che la Gpl non perme=
tte.
>=20
> no, ma non ti vieta neanche di scrivere l'opera in modo tale che possa
> essere sia un capitolo del libro che un "articolo" indipendente da esso,
> rilasciare l'"articolo" come preferisci (facendoti pagare le roylaties,
> sotto pubblico dominio, sotto licenza di tipo BSD o come vuoi) e il
> capitolo sotto GPL, assieme al resto del libro (sia nello stesso momento
> che in un tempo successivo, magari dopo aver venduto qualche copia
> dell'"articolo")

>> Un "registro dei codici sorgenti" non credo sarebbe una cavolata. Il cod=
ice
>> sorgente di qualunque opera pubblicata, ma anche le copie (di video, aud=
io,
>> ecc.) non protette da alcun genere di Drm, dovrebbero essere inseriti
>> OBBLIGATORIAMENTE in questo registro e tutelati fino alla caduta del
>> copyright. A questo punto chiunque potrebbe richiederli.
>=20
>> Perch=E9 non sarebbe fattibile? a me pare una buona idea...
>> Che non sia desiderabile per molti autori posso essere d'accordo, ma qui
> non
>> si ragiona solo nei loro interessi.
>=20
> credo che ci sarebbero comunque dei notevoli problemi di natura pratica,
> anche se sarebbe un'ottima cosa dal punto di vista teorico: questo mondo
> produce una quantita' davvero immensa di opere e non credo che basti poco
> spazio per conservarle tutte. Innanzitutto ci vorrebbe un mirror completo
> della maggior parte di internet (anche le pagine piu' insulse ed inutili
> sono opera d'ingegno, in fondo), poi copie dei sorgenti di tutti i
> programmi, compresi i giochini freeware da 4 righe, eccetera
> Magari potrebbe essere un obbligo per coloro che desiderano rilasciare
> le proprie opere con qualche protezione, o magari anche per coloro che no=
n
> forniscono i "sorgenti" (ma gia' questo sarebbe piu' problematico: un
> artista grafico dovrebbe fornire i "sorgenti" delle proprie opere? se
> lavora a computer posso capire cosa siano, ma se lavora su "tela e simili=
"
> no... idem per uno scrittore, dovrebbe fornire le bozze? o cosa?)

Dovrebbero esistere centri di raccolta locali, tipo le biblioteche pubblich=
e
o le universit=E0... e in effetti varrebbe solo per le opere distribuite senz=
a
sorgente.
I sorgenti non sono il lavoro che ha portato all'opera finale, ma l'opera
finale accessibile e modificabile. Credo valgano solo per il software. Per
altre opere possono al massimo esistere formati e/o passaggi del lavoro che=
,
se distribuiti liberamente, ne faciliterebbero la copia e la modifica.
Questo per un libro potrebbe essere il file di testo modificabile, se
esiste... di un'immagine potrebbe essere lo schizzo non ancora colorato, o =
i
livelli di Photoshop ancora divisi, di un filmato le varie tracce separate =
o
i filmati originali prima dell'editing, per un Flash movie il sorgente vero
e proprio .fla...