[Diritto] Software Etico

Luca Ferroni diritto@softwarelibero.it
Thu, 29 May 2003 18:36:12 +0200


Replico a questa risposta che mi sembra la piu' argomentata.

Simo Sorce wrote:

>Ti dirò un paio di cose, non mi interessa polemizzare.
>
>1. Limitare la libertà è una grande tentazione, ma è anche il pericolo
>numero 1 (o come direbbero in anglo: public enemy n.1).
>
Qual e' la limitazione della liberta'? Secondo me la liberta' finisce 
dove inizia quella del vicino, e, me ne duole molto dire questo, ma 
nell'attuale visione del Free Software, la liberta' di espressione 
dell'autore non viene tutelata. E vi diro' che leggendo il commento 
della GNU scritto da RMS sulla licenza HESSLA ho appreso che legge 
americana vieta qualunque restrizione all'utilizzo del software e 
personalmente se cosi' fosse la situazione ritengo la normativa una 
grave violazione della liberta' di espressione sul proprio lavoro. Dico 
se cosi' fosse perche' proprio ieri un mio amico mi diceva che non 
possono essere applicati determinati tipi di restrizioni.

>La libertà è e deve essere un valore assoluto in questo contesto a mio
>modo di vedere, qualsiasi limitazione della libertà è semplicemente
>un'imposizione da parte dell'autore.
>
Imposizione sul proprio lavoro, impedire che qualcuno si avvalga di cio' 
che  <b>io</b> ho prodotto, quindi in qualche modo evitare che sia io a 
contribuire, a far si' che determinate azioni vengano intraprese. Piu' 
ci ragiono e piu' sono convinto che per quanto le applicazioni pratiche 
siano quasi inesistenti...questa e' la via.

>Scavalcare il punto 0 della definizione software libero, vuol dire
>violentare il presupposto della sua esistenza.
>
Purtroppo lo so, e infatti sono consapevole che se applicassi questa 
idea non produrrei software libero.

>2. Credi veramente che una licenza abbia una qualsiasi influenza su ciò
>che i militari decidono di usare?
>La licenza che imponi tu, non solo viola le basi del software libero, ma
>non ha alcun effetto pratico. Se all'esercito serve una cosa la userà,
>punto! Esistono tutta una serie di leggi che gli permettono di farlo,
>soprattutto in caso di guerra.
>
Ecco, se il lato negativo fosse solamente quello di produrre qualcosa di 
non libero, di rallentare il progresso, etc... non mi farebbe nessun 
problema, il punto che ora voglio valutare e' appunto quello del 
risvolto pratico. Il sistema si sa .... e' sbagliato e inoltre se in 
caso di guerra se ne possono fregare del rispetto...

>Quindi cosa rimane?
>Niente, un pugno di mosche in mano, per quanto riguarda il tuo scopo.
>Il punto di partenza per tutta una serie di più o meno assurde
>limitazioni imposte dall'autore di turno.
>Chi contro le multinazionali del tabacco, chi contro l'ingegneria
>genetica, chi contro le aziende farmaceutiche, chi contro le industrie
>chimche, chi contro i neri, chi contro gli ebrei, ....
>
contro i neri e glie ebrei non ci potrebbero essere restrizioni se hai 
letto l'idea nel mio sito e prego a tutti di leggerlo prima di 
intervenire perche' cosi' ci risparmiamo discussioni inutili (non mi 
riferisco a questo intervento)

>Bisogna sempre valutare, gli effetti delle proprie idee, quando si
>decide di manifestarle.
>Se sei antimilitarista, il tuo scopo deve essere quelo di ridurre
>(possibilmente a zero), l'espressione militare, ma il mezzo che hai
>scelto non servirà allo scopo, e putroppo probabilmente porterà più
>danni che aiuti.
>
Ne sei sicuro? La sensibilizzazione che ne deriverebbe sarebbe un 
effetto da poco? Sinceramente a me non sembra che la miriade di marce 
della Pace per fermare la guerra in Iraq non siano servite a niente .... 
proprio non mi sembra.

>I militari, sono brutti e cattivi, lo sanno tutti :-), ma non è detto
>che privatamente un militare non possa produrre ottimo software libero,
>per usi assolutamente non militari, magari addirittura unmanitari ...
>  
>
Infatti non verrebbe proibito ad un militare di possedere e migliorare 
il Software Etico. Solamente non potrebbe usarlo per "scopi militari" 
(se la limitazione riguarda il militare e perdonami se lascio la 
limitazione cosi' generica in futuro non sara' cosi')

>Non prendertela, come si dice, l'inferno è lastricato di buone
>intenzioni :-)
>
>Simo.
>
>  
>
Io non me la prendo anche perche' sono convinto che questa ripeto sia 
l'unica via... l'unica via per non farsi dominare da quella ristretta 
cerchia di persone che fanno da padroni del mondo. E se non servira' 
direttamente, servira' indirettamente a far capire che il mondo e' delle 
persone che lo abitano ed ognuno potra' esprimere il proprio parere, se 
la legge non lo rispettera' sara' essa ad invadere la liberta' altrui.
Ma, permettetemi una citazione di Martin Luther King: " Non ho paura 
delle parole dei violenti, ma del silenzio degli onesti".
Credete davvero che la strada giusta sia di lasciare le decisioni a chi 
ha piu' potere? Se chi ce l'avesse avesse senno senza dubbio si 
potrebbe, ma la vita ci dimostra che non e' cosi'. Io non capisco questa 
avversione, questa timidezza nei confronti di una proposta che 
racchiuderebbe semplicemente il Free Software in un insieme piu' grande. 
Rallenterebbe il progresso d'accordo, ma cosa progrediamo a fare? Io 
penso che stiamo progredendo per un mondo migliore e, credetemi, il 
fatto che io voglia lasciare libero l'autore di esprimere le proprie 
convinzioni non vuol dire che il mondo migliore equivalga alla mia 
visione del mondo migliore. L'umanita' scegliera' dove vuole essere 
condotta.
Per quanto riguarda la storia del coltello l'ho sentita molte volte e 
non sono d'accordo neanche li' perche' come dice Simo Sorce in senso 
ironico, io lo dico molto seriamente. Se con il software si ha la 
possibilita' di rilasciarlo sotto una licenza, magari con la 
possibilita' di evitare gli utilizzi che sono contrari agli ideali 
dell'autore perche' non farlo? Peraltro io parlo di limitazioni contro 
l'etica dell'autore ma non tutelati dalla legge perche' come tutti penso 
sappiamo uccidere una persona generalmente e' reato (quindi ritengo che 
l'esempio portato da Stefano Maffulli non faccio altro che avvalorare la 
mia tesi perche' di fatto un utilizzo "malvagio" del coltello e' 
condannabile per legge).

Grazie a tutti,
mi attendo di essere massacrato dalle vostre "animate" rispote :)

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Non ci toglieranno mai....la LIBERTA'!!!
Luca Ferroni
www.cs.unibo.it/~fferroni/
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