[Diritto] Software Etico
Manuele Rampazzo
diritto@softwarelibero.it
Fri, 30 May 2003 03:33:05 +0200
On Thu, May 29, 2003 at 06:36:12PM +0200, Luca Ferroni wrote:
> >Scavalcare il punto 0 della definizione software libero, vuol dire
> >violentare il presupposto della sua esistenza.
> Purtroppo lo so, e infatti sono consapevole che se applicassi questa
> idea non produrrei software libero.
Quindi cosa c'entra la discussione col software libero, visto che
vorresti produrre consapevolmente software non libero? ;-)
> >Il punto di partenza per tutta una serie di più o meno assurde
> >limitazioni imposte dall'autore di turno.
> >Chi contro le multinazionali del tabacco, chi contro l'ingegneria
> >genetica, chi contro le aziende farmaceutiche, chi contro le industrie
> >chimche, chi contro i neri, chi contro gli ebrei, ....
> contro i neri e glie ebrei non ci potrebbero essere restrizioni se hai
> letto l'idea nel mio sito e prego a tutti di leggerlo prima di
> intervenire perche' cosi' ci risparmiamo discussioni inutili (non mi
> riferisco a questo intervento)
Simo intendeva dire che se tu scegli di limitare la libertà d'utilizzo
di un software in base ad alcune tue convinzioni ideali, poi qualche
altra persona potrebbe iniziare a limitare l'utilizzo del proprio
software a determinate categorie sociali e/o etniche in virtù delle
proprie convinzioni ideali - e bene o male lo sono anche quelle che noi
(io, tu, molti altri) non condividiamo, quali il razzismo verso
africani, musulmani, cinesi, vicentini ;-), ebrei, ecc. -.
> >I militari, sono brutti e cattivi, lo sanno tutti :-), ma non è detto
> >che privatamente un militare non possa produrre ottimo software libero,
> >per usi assolutamente non militari, magari addirittura unmanitari ...
> Infatti non verrebbe proibito ad un militare di possedere e migliorare
> il Software Etico. Solamente non potrebbe usarlo per "scopi militari"
> (se la limitazione riguarda il militare e perdonami se lascio la
> limitazione cosi' generica in futuro non sara' cosi')
Come ti dicevano in altri punti, è presumibile che in caso di necessità
i militari non stiano molto attenti al cavillo e ti usino quindi lo
stesso il tuo bel software antimilitarista :-)
> Io non capisco questa avversione, questa timidezza nei confronti di
> una proposta che racchiuderebbe semplicemente il Free Software in un
> insieme piu' grande.
Ci sono, mi sembra, anche persone che credono nel Software Libero pur
non credendo assolutamente che esso sia parte di un insieme più
grande...
Una delle qualità del Software Libero che ho sempre apprezzato (e che
_personalmente_ trovo rispondente pienamente alle esigenze della _mia_
orientazione politica) è come questo sia, _così_com'è_, molto più
*libero* e rivoluzionario e capace di "migliorare il mondo" in modo
tangibile rispetto a tante parole (ed anche tanti fatti) spese da una
sequela infinita di idealisti, rivoluzionari, ecc.
Quindi, anziché impelagarti nel tentativo (pericoloso) di "imprigionare"
il Software Libero, non ti converrebbe promuoverlo nelle realtà che
servono alla tua Causa? così loro ne trarrebbero giovamento... la Causa
stessa ne trarrebbe giovamento! ed in modo MOLTO più concreto rispetto a
ciò che vorresti fare tu.
Ciao,
Manu :-)
--
"È ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il
possibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva
loro come possibile, non hanno mai avanzato di un solo passo."
Michail Bakunin (1814 - 1876)