[Diritto] Brevetto software e diritto d'autore
Andrea Glorioso
diritto@softwarelibero.it
Wed, 01 Oct 2003 17:24:23 +0200
>>>>> "gf" =3D=3D Giustino Fumagalli <giustinofumagalli@yahoo.it> writes:
gf> Forse scrivo con tono polemico..ma non c'=E8 polemica
gf> assicuro... =20
Per quel che mi riguarda non rilevo polemica, non preoccuparti.
gf> sul caso SCO ho gi=E0 risposto...
Non direi proprio, a meno che la risposta non sia "non lo so", nel
qual caso siamo al punto di partenza e possiamo depennare il caso SCO
vs IBM vs Linux vs il resto del mondo (una sorta di Royal Rumble per
chi ha di questi piacevoli ricordi) dagli esempi in oggetto.
gf> Sbagliate a pensare che le interfaccie non centrino nulla con
gf> i brevetti.. il vero business =E8 l=EC... con quel diritto blocchi
gf> chiunque.. quale sistema o software vive oggid=EC stand-alone ?=20
Io lo so benissimo che brevettare un'interfaccia e` fonte di guadagno
assicurato; quello che dico e` che le normative che dovrebbero
tutelare contro la "proprietarizzazione" delle interfacce (posto che
intendiamo le stesse cose, io mi riferisco alla API di un sistema) ci
sono gia`, e sono le normative anti-trust e quelle che permettono
l'interoperabilita`.
Nessun bisogno di tirare in ballo brevetti, di matrice statunitense o
con una presunta "seconda via" europea, per tutelarci in questo senso.
Ma poi scusa, per tutelarci contro la proprietarizzazione di qualcosa
usiamo un meccanismo proprietarizzante?
gf> Ripeto Gli algoritmi NON SONO BREVETTABILI, la forma
gf> brevettabile =E8 (o almeno dovrebbe essere nelle intenzioni)un
gf> sistema (compiuto) basato su nuovi algoritmi.. ma non intesi
gf> come codice, ma come meccanismo operativo. =20
E la differenza qual e`?
Quand'e` che un meccanismo operativo diventa codice? Qual e` il
confine?
Se la risposta e` "non lo so", va bene, sono domande piuttosto
difficili, ma allora prima rispondiamo a queste domande e poi
decidiamo di permettere la brevettazione di questi fantomatici
"meccanismi operativi".
gf> Il problema =E8 distinguere tra algoritmo di base e non, quindi
gf> non brevettabile o potenzialmente brevettabile...qui il
gf> processo =E8 compito dell'ufficio brevetti capire se il nuovo
gf> trovato =E8 composto o se =E8 qualcosa di elemenare
gf> (atomico).. lavoro non facile..
Fammi capire: abbiamo un ufficio brevetti che ha accettato non so
quante domande di brevetto nonostante in Europa la materia fosse
rigidamente vincolata, pero` ti aspetti che lo stesso ufficio brevetti
sia in grado di distinguere tra "algoritmo elementare" (o atomico) e
"algoritmo composto"?
E tutto questo quando nemmeno *noi* (a meno che qualcuno non mi
illumini) che lavoriamo nel settore siamo stati o siamo in grado di
dare un barlume di giustificazione per classificare un algoritmo come
atomico o come composito? E non mi riferisco solo a questa lista, in
tutti gli altri forum di discussione non ho ancora trovato qualcuno in
grado di fornire una risposta a questa domanda.
Sono davvero perplesso, e lo dica senza polemica. O forse mi sta
sfuggendo qualcosa di fondamentale.
Comunque, per riassumere, le mie domande sono divenute tre:
1) Quali sono i 50/100 brevetti sul software che riguardano delle
"vere invenzioni"?
2) qual e` la differenza tra algoritmo "di base" (o atomico) e
algoritmo composto?
3) qual e` il criterio in base al quale si decide quando un
"meccanismo operativo" diventa "codice" (e viceversa) ?
Con calma, quando puoi, rispondimi per piacere a queste domande, cosi`
mi chiarisco le idee.
ciao,
andrea
--
Love is blindness I don't want to see andrea glorioso
Won't you wrap the night around me =20
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