[Diritto] reverse engineering e open source

Carmine Malice instarvega_capitanlug at yahoo.it
Thu Apr 1 13:43:03 CEST 2004


Paolo Redaelli ha scritto:
> Il gio, 2004-04-01 alle 09:39, Carmine Malice ha scritto:
> 
> 
>>Voi, Avv. Veutro, sareste tanto gentile, generoso ed accorto da offrire 
> 
> [----]
> 
>>intellettuale sul caso.
> 
> Perchè non scrivi in maniera più SEMPLICE (*)?

Perche' usi le note a pie' di pagina? Complicano l'esposizione ed 
affaticano la lettura.

> Non bastava dire "Mi
> piacerebbe sapere la tua opinione?"? Era troppo difficile? Parlare di
> diritto NON vuol dire necessariamente usare una lingua inutilmente
> complicata (*); gli interventi degli Avvocati iscritti a questa lista ne
> sono la prova. 

L'Avv. Veutro ha espresso il suo disagio per le mie formule d'eloquio 
(cito testualmente: "Francamente, sono rimasto disturbato e annoiato non 
solo dalla ultima tua, ma anche da tutte quelle precedenti."), pertanto 
mi sono prodigato in una favella piu' aggraziata.

> 
> 
>>Voi, Avv. Veutro, sareste tanto cortese da riproporre alla pubblica 
>>attenzione "la saccenza e i toni volgari" che impronterebbero il mio 
>>eloquio, elementi ovviamente da inquadrare non avulsi dal contesto, si' 
>>da consentire una comune analisi ed un collettivo giudizio?
> 
> Questa stessa lettera è un esempio di saccenza:

To'!
Mi illustreresti i passaggi della missiva in questione dove manifesto 
superbia di sapere e di grazia su quali materie?

> è un sfoggio inutile di
> burocratese che nessuno ha voglia di leggere.

Oh!
Mi definiresti il linguaggio "burocratese" e di grazia quali locuzioni 
da me usate nella missiva in questione denunciano tecnicismi 
appartenenti alla burocrazia?

> È volgare perchè
> inutilmente prolissa; è volgare perchè usi senza alcuna necessità un
> linguaggio complicato, quando potresti usare frasi molto più semplici.

Oibo'!
Le mie precedenti erano complicate?
Eppure qualcuno le ha gradite...

> Questo fa perdere del tempo prezioso a tutti coloro che leggono le tue
> missive. È volgare perchè l'impressione che si ricava dalle tue lettere
> è che tu usi questo linguaggio prolisso e complesso per "darti un tono",
> quando non ne hai i numeri: non sei ancora laureato, non sei ancora
> avvocato.

Oibo'!
Le mie precedenti erano complesse?
Eppure qualcuno le ha gradite...

> Tanto + che avvocati VERI non usano i modi che usi tu. Il mio
> suggerimento è smorzare i toni e scrivere in modo semplice.
> 
> Ciao, Paolo

Bye!

> (*) semplice non vuol dire semplicistico. È possibile parlare in modo
> semplice di argomenti complessi. Anzi, tanto più l'argomento è complesso
> quanto più si sente la necessità di snellire la comunicazione dagli
> orpelli che tu usi a profusione.
> 

Ho offerto anche esemplificazioni da scuola materna, devono esserti 
sfuggite...

P.S.: Una curiosita', sei un tecnico dell'interpretazione autentica del 
pensiero altrui? E' un lavoro remunerativo?


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