[Diritto] PD licenza proprietaria?
Carmine Malice
instarvega_capitanlug at yahoo.it
Wed Apr 14 13:22:38 CEST 2004
Francesco Potorti` ha scritto:
>>"Licenze proprietarie [...] Nessuna licenza. Anche se questa non è una
>>licenza, l'effetto è quello di una licenza proprietaria.": la licenza e'
>>proprietaria nel senso che e' singolare, non riconducibile ad una delle
>>grandi tipologie, ma cio' non implica che sia "chiusa" intendendo cosi'
>>"esclusiva", "non libera", ben potendo concedere amplissime facolta';
>>per i casi particolari rimando poi all'esempio fatto.
>
>
> La definizione di "proprietaria" in questo contesto è "non libera".
> Libera vuol dire coerente con le quattro libertà di Stallman. Queste
> definizioni sono contenute nel documento originariamente citato:
> <http://softwarelibero.it/ricerca/licenze.shtml>.
>
Il caso di cui sopra *puo'* dar luogo ad una licenza proprietaria nel
senso di originale eppero' libera nel senso di non esclusivizzante a
tutto tondo; certo pero' se si riserva la terminologia "libero" ad un
fenomeno che riporti tutti gli specifici predeterminati elementi
suriportati e specularmente si utilizza la terminolgoia "proprietario"
per un fenomeno che non soddisfi tale requisiti di "liberta'" allora si
ha a che fare con una dicitura convenzionale: p.e. a qusta stregua la
licenza BSD potrebbe non essere definibile "libera" (non lo so, non
conosco bene la BSD, e' solo un esempio).
[...]
>>>Esplicitando, se io trovo in rete un programma, magari corredato di
>>>descrizione e istruzioni d'uso, ma senza alcuna esplicita autorizzazione
>>>a farne alcunché, posso scaricarlo ed eseguirlo, perché sono
>>>implicitamente autorizzato a farlo dal fatto che esso è pubblicato, ma
>>>non mi posso ritenere autorizzato a distribuirlo, ripubblicarlo,
>>>modificarlo.
>>
>>Si puo' immaginare q.c. del genere, certo sarebbe un caso limite perche'
>>parrebbe rinvenirci una sorta di volonta' dell'autore alla sola prova
>>("trial" ecc. ecc.)
>
>
> No, non è un caso limite. Chi si occupa di programmazione o anche chi
> spesso si trova a scaricare binari o sorgenti dalla rete si trova
> frequentemente di fronte alla situazione che ho esposto sopra.
>
> Addirittura nell'istituto di ricerca dove lavoro, dove ho condotto
> un'approfondita, e per ora ahimè non pubblica, recensione del software
> prodotto e reso disponibile, circa un terzo dei programmi pubblicati
> sono privi di licenza. Le ragioni sono mancanza di educazione
> sull'argomento, o talvolta indifferenza ai problemi legali.
>
Si puo' pensare cosi'. Certo pero' ciascuno e' vincolato dagli atti che
fa, anche di "comportamenti concludenti", per cui la condotta che un
soggetto tiene potrebbe avere una rilevanza giuridica tale da provocare
risultanti inattese, indesiderate ed in ipotesi autolesive (ovviamente
da un punto di vista egoistico).
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