[Diritto] reverse engineering e open source
    Stefano Terna 
    stefano.terna at tiscali.it
       
    Fri Mar 26 13:29:11 CET 2004
    
    
  
>>>Invece lo trovo molto calzante: il codice sorgente sta al programma
>>>compilato come lo spartito sta alla sonata.
ma non è vero che codice sorgente sta a spartito come binario sta a vibrazioni.
Le vibrazioni sono un fenomeno fisico e lo spartito è una rappresentazione 
formale di esso (come la geometria rappresenta formalmente le posizioni 
degli oggetti)
cioè: [spartito <-> vibrazioni] == [astratto <-> fisico]
Il binario è solo una traduzione (rimappatura, riespressione con altro 
formalismo) del sorgente.
cioè: [sorgente <-> binario] == [astratto <-> astratto]
Se vogliamo l'esempio giusto sarebbe che
[spartito] sta a [vibrazioni dell'aria] come [sorgente o binario] sta a 
[vibrazioni degli elettroni nel silicio del processore]
Ma a questo punto si andrebbe decisamente OT.
Quello che mi preme sottolineare è che tra sorgente e binario non c'e' 
nessuna differenza, cosa che l'esempio della musica non chiarisce, anzi.
Scusandomi per il tecnicismo: tra sorgente e binario passa la stessa 
differenza che passa tra il teorema di pitagora espresso in coordinate 
cartesiane e lo stesso teorema espresso in coordinate polari, cioè nessuna. 
Si tratta solo della riespressione della stessa cosa in due sistemi di 
riferimento diversi (parlando filosoficamente e non matematicamente ...)
Che poi questa traduzione sia difficile da fare a mano da sorgente a 
binario e ancora più difficile da binario a sorgente, è un fatto pratico, 
legato a quanto tempo e pazienza ha a disposizione il traduttore.
Da qui, naturalmente:
- chi vuole garantire il diritto alla comprensione si premura di allegare 
il sorgente al binario (vedi GPL), perchè se no è, di fatto, una presa in giro
- chi vuole restringere i diritti, fornisce solo il binario, ma poi si 
premura di dire che aprirlo e guardarlo per capirlo è vietato.
Stefano
    
    
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