[Diritto] Prior-art
Simo Sorce
simo at softwarelibero.it
Tue Oct 19 08:52:28 UTC 2004
On Mon, 2004-10-18 at 09:25, Carmine Malice wrote:
> Cio' fra l'altro dimostra il potere enormemente superiore del diritto
> d'autore rispetto al brevetto: le c.d. "multinazionali" potrebbero
> tenere a busta paga schiere di programmatori con l'unico scopo di
> definire programmi di dubbia utilita' dei quali acquisire i diritti di
> sfruttamento economico, anche se nell'immediato non si procedesse ad
> alcuna materiale produzione, onde "congelarne" la disponibilita'.
Scusa non ho capito il ragionamento che fai in quest'ultimo passo.
E purtroppo è un'affermazione che ho già sentito altre volte, e alla
domanda di chiarificazione non ho mai ottenuto risposta.
Cerco di riassumere per vedere se ho capito le premesse.
1. Il diritto d'autore non richiede registrazione ed è connaturato con
la creazione dell'opera medesima. OK
2. Il diritto d'autore tutela l'espressione non le idee, i concetti o
iprocessi descritti. OK
3. Una multinazionale paga schiere di programmatori per fare programmi
inutili. OK
4. Questi programmi inutili congelano la disponibilità... ?!?
Ora non riesco a capire la disponibilità di cosa.
Di cosa congelerebbero la disponibilità?
Di algoritmi? Processi? Metodi Commerciali o matematici?
Questo lo escluderei in quanto il diritto d'autore, al contrario del
brevetto, non preclude la possibilità di scrivere un'altro programma
analogo che fa le stesse cose dell'originale e con gli stessi effetti (a
grandi linee, anche perchè se sono inutili ...) ma usando algoritmi
diversi e metodi di programmazione diversi, o quand'anche fossero gli
stessi scritti in modo autonomo e altro rispetto all'originale.
Al contrario un "brevetto software", allo stato dei fatti, preclude la
possibilità di realizzare la stessa cosa con una espressione del codice
differente tanto più che all'ufficio brevetti manco viene consegnato un
codice sorgente, ma uno schema a blocchi, quando va bene, che descrive
il problema (e non la soluzione, notare bene).
È come dire che il diritto d'autore è più forte del brevetto per i
romanzi, se esistesse un brevetto nel campo letterario.
Col brevetto si brevetterebbe la trama e nessuno potrebbe scrivere più
un giallo in cui il maggiordomo uccide il padrone di casa.
Col diritto d'autore se ne possono scrivere quanti si vuole sulla stessa
idea purchè non si plagi l'opera originale.
Per non parlare solo in astratto:
OpenOffice esiste ed è chiaramente una implementazione di "un word
processor". Questo perchè fino a poco tempo fa il software era tuelato
solo da diritti d'autore che hanno permesso la realizzaizone di
implementazioni concorrenti benchè i programmi si poggiassero tutti
sugli stessi concetti, procedimenti e in gran parte agli stessi
algoritmi.
Invece di codec di codifica video, ce ne sono pochissimi liberi, e la
maggiorparte è preclusa all'implementazione di codice alternativo in
quanto in USA sono spessissimo coperti da brevetti. La realizzazione è
soggetta a dazio in forma di royalties.
Ora tra i due mi sembra chiaro che il brevetto ha un potere
_infinitamente_ superiore al diritto d'autore nel creare barriere
artificiali allo sviluppo di software e incredibilmente potente nel
creare monopoli commerciali che stridono pesantemente con un sistema
economico che, in teoria, covrebbe essere basato sul libero mercato.
La domanda quindi, sorge spontanea, in quale caso o sotto quale punto di
vista il diritto d'autore sarebbe più "forte" dell'istituto brevettuale
nel caso del software ?
saluti,
Simo.
> Ciao.
>
> Simone Piccardi ha scritto:
> > Una delle proposte fatte per controbattere la tendenza (per ora solo
> > americana, ma siamo a forte rischio anche in europa) di brevettare
> > algoritmi, idee e programmi e` quella di creare una grande quantita` di
> > "prior-art".
> >
> > In teoria, da come la capisco io (che non sono un legale) per far questo
> > dovrebbe bastare pubblicare un programma che usa quell'algoritmo o
> > quella idea. Il mio dubbio e` di natura procedurale, e cioe` se basta
> > una pubblicazione come si fa usualmente con il software libero per cui
> > si distribuisce il codice sulla rete, o e` necessario qualcosa di piu`
> > formale.
> >
> > Ciao
> > Simone
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