[Discussioni] [OT] Ancora un'altra interpretazione

Stefano Maffulli smaffulli a inwind.it
Mer 11 Apr 2001 23:06:01 CEST


salute a tutti

Il giorno 11-04-2001 18:57, Lino Mastrodomenico,
mastrodomenico a users.sourceforge.net ha scritto:

> Riguardo alla legge sull'editoria ho trovato un'ennesima intervista
> (<http://www.clarence.com/contents/societa/speciali/010410editoria/intervista.
> html>), 
> questa volta a Mauro Masi, che a differenza di Chiti mi ha abbastanza
> tranquillizzato.

A me preoccupa piu' che altro una cosa: il fatto che abbiamo una nuova
legge! Punto. Tante leggi e' male, poche leggi e' bene.

Questa e' una di quelle leggi, come quella sulla SIAE, che puo' essere
tirata fuori dal cilindro di una persona qualsiasi (un concorrente, ad
esempio) per ostacolare gli altri. Peraltro nessuno ha ancora detto che il
vero punto su cui bisognerebbe battersi e' quello dell'abolizione degli
ordini (sono un architetto, abilitato ma mai iscritto e nemmeno
"praticante"). In sostanza il discorso di Chiti fatto nell'intervista a
Repubblica non e' sbagliato: se ci sono leggi che regolano l'informazoine
stampata perche' non dovrebbero esserci anche leggi che regolano
l'informazione digitale?
Certo che e' una boiata, ma il punto critico IMHO e' a monte! Troppe leggi
uccidono il mercato e la conccorrenza. Rientra nello stesso novero di "tipi"
le leggi sui brevetti: non solo non vanno approvati i brevetti sul softzare,
ma vanno profondamente rivisti anche quelli "classici", come va rivisto il
concetto di "diritto d'autore" nell'era digitale (miiii, come dice
negroponte :P).

Riassumendo, non sono affatto tranquillo ... oltretutto mette i brividi
sapere che hanno votato tutti, schieramento orizzontale lo chiamano: sara'
... ma ora chi ci resta da votare? Bonino? ehehehehheeh
anzi, ohibo' c'e' poco da ridere

> In pratica, se ho ben capito, la legge estende effettivamente la definizione
> di prodotto editoriale, ma solo quella usata all'interno di quella legge e
> non, per esempio, per la legge che obbliga l'iscrizione ad un tribunale
> eccetera.

Io di una legge che non si legge non mi fido: significa che il diritto
dipende da quale azzeccagarbugli ti difende e chi interpreta la legge,
significa dibattimenti lunghi 30 anni prima di approdare alla corte
costituzionale e vedere chiarita la situazione. Non ci voglio nemmeno
pensare.
 
> Se fosse cosė (ma quello che ho sentito finora da Chiti ed altri č parecchio
> diverso) la legge non peggiorerebbe in nessun modo la situazione attuale:
> sarebbe poco comprensibile per i non iniziati ma non ambigua e neanche siti
> come repubblica.it avrebbero obblighi.

Chiti mi sa che ha gia' cambiato idea + di una volta, dopotutto siamo in
campagna elettorale e se si accorge che 4000 persona firmano online una
petizione dovra' pure inventarsi qualcosa o no?
Ripeto, IO NON MI FIDO! la legge va abrogata al piu' presto e va introdotto
per l'ennesima volta un tentativo di abolizione degli ordini. Minchia, hanno
abolito l'associazione nazoinale costruttori edili non riescono a buttare
nel cesso una manica di baronetti? bei politici che abbiamo... chi devo
votare, mica l'ho capito pero'!?!

bha, vi saluto, vado a lucidare il passaporto
Stefano Maffulli aka Reed





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