[OT] Re: [Discussioni] Niente panico

jaromil jaromil a dyne.org
Gio 12 Apr 2001 01:39:34 CEST


On Wed, Apr 11, 2001 at 05:35:39PM +0200, Marco Ermini wrote:

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> Mi devi dimostrare che ci sia stato un "allargamento" della comunita' di
> Fidonet con Internet. Con Internet la vecchia comunita' si e' "dissolta", e'
> stata travolta, perche' ha perso completamente ogni significato. "Allargarsi"
> - avere piu' gente dalla tua parte - puo' anche significare "perdere
> consistenza": ti faccio un'esempio, se prima per accedere alla posta
> elettronica dovevi per forza avere a che fare con una BBS e quindi dovevi
> "lottare" (e' il termine giusto... visto com'erano duri, a volte ;-) con un
> sysadmin Fidonet, e venivi per forza di cose a contatto con una policy e con
> tutta una serie di problematiche, oggi non e' piu' cosi' e tutte queste
> questioni sono solo gocce nell'oceano...
> 
> Ovviamente sono pronto a ravvedermi del contrario, ma anche se hai ragione tu,
> dimostrami in che modo questo avrebbe una qualche inflenza o avrebbe
> obnubilato la mia capacita' di vedere il mondo in cui vivo, perche' proprio
> non lo capisco.

continuo a sostenere cio' che ho scritto, con internet la comunita'
telematica non ha fatto che allargarsi e per me piu' voci non significano
piu' dispersione ma piu' idee. nonche' piu' difficolta' per gli "opinion
makers" di imporre le proprie idee, indottrinare, occupare in modo
inequilibrato i canali di informazione. ovviamente cio' puo' portare ad
un leggero senso di disorientamento per alcuni ...

ho detto che poco hai capito del mondo in cui vivi solo in una metafora a
sottolineare il tuo errore nell'interpretare l'espansione
dell'infrastruttura di rete a disposizione di tutti in italia.

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> > sicuramente questa legge non e' l'unica cosa che mi mette nel panico.
> > ancora prima sono state le mazzate volate a napoli, recentemente lo
> > sgombero di vari centri sociali, in generale un vento di repressione delle
> > liberta' (di espressione e quindi di affermazione di una propria identita'
> > culturale) che pare fischiare fin troppo forte nelle orecchie dei
> > legislatori in questione.
> 
> Puo' darsi - sinceramente non sono un'esperto di queste cose, anche se le
> seguo -, la mia impressione sinceramente e' che col centro sinistra non ci sia
> piu' repressione di quanta ce ne sia sempre stata - mi sbagliero'. Non vedo
> elementi per dire che stia peggiorando: pero' non paragoniamo una legge
> ambigua che si riferisce all'editoria - che poco ha a che fare con istanze
> "dal basso" - e che *forse* colpisce Internet con le mazzate di Napoli o con i
> problemi, che ne so, degli extracomunitari. A me pare che questa legge "voli"
> molto piu' in alto e riguarda "chi sta in basso" molto poco, se devo essere
> sincero.

bhe' qui fai un po' di confusione e non capisco bene cio' che intendi...
riferendomi alla tua ultima frase credo comunque che questa legge vada a
colpire "chi sta in basso" nella misura in cui la rete e' considerabile un
mezzo di comunicazione orizzontale ed immediato.

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> > chiudere i siti a scopo INFORMATIVO direi. in modo che gli utenti che non
> > si sono mai interessati di cio' che sta dietro ad un sito di informazione
> > libero si rendino conto delle battaglie necessarie perche' una tale
> > pratica mediatica continui. 
> 
> Personalmente non credo proprio che chiudere i siti serva a qualcosa... gli
> utenti hanno un sacco di modi alternativi e piu' facili per accedere alle
> informazioni, se non le prendono da Internet se le prenderanno preconfezionate
> da giornali e TV...

qui non mi sembri molto propositivo pero'... sempreche' l'obbiettivo
comune resti quello di combattere questa legge ...

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> Io non ho certo la forza di portare avanti questa battaglia. Se si intende
> farla, saro' certamente sulla barca, ma sicuramente esula dalle mie competenze
> - sicuramente e' piu' nelle tue, visto il tuo "curriculum"
> 
> Per quanto riguarda le "questioni tattiche": posso essere d'accordo con te, il
> problema e' che le questioni tattiche non hanno alcun senso se non sono
> inquadrate in quelle strategiche. E' questo che mi fa sorridere, sinceramente:
> che di fronte a ben altre ingiustizie si sbraiti su una stupida legge ambigua
> che *forse* riguarda Internet (e sai che danno, poi: che fanno, chiudono il
> sito di eznl? o di punto informatico? o quello della Misericordia di Monte
> Cannuccia? non credo proprio che possano. C'e' stato un solo sito che e' stato
> chiuso, e solo perche' il provider ignorante ha avuto fifa della nuova legge,
> e guardacaso proprio a causa dello sbraitare che c'e' stato: bella roba, la
> prima vittima nelle nostre fila ce la siamo ammazzata da soli!!!).

chiarisco subito che uso il termine "tattica" riferendomi ad un lessico
proprio di lucasc (oddio, come si scrive), non trovo davvero il punto
nella tua affermazione:

    ... le questioni tattiche non hanno alcun senso se non sono
        inquadrate in quelle strategiche ...

pero' in fondo e' divertente :>

rispetto al vecchio solito discorso del "ci sono ben altre ingiustizie"
permettimi quel po' di leggerezza che mi permette di risponderti "da
qualche parte bisogna pur cominciare"

inoltre se ancora credi che non possono chiudere dei siti per motivi
politici, ti prego di aggiornarti... se avevi un modem a quei tempi li'
avrai anche sentito parlare di un crackdown qui in italia...

> La mia impressione sincera e' che si sia partorito una montagna da un
> topolino. Riporto il commento fatto da un avvocato su Apogeonline, sito che da
> anni racconta il mondo di Internet:
> 
> "l'allarmismo che, in questi giorni, ha seminato panico, diffondendo l'errata
> convinzione che tutti i siti Internet fossero sottoposti all'obbligo di
> registrazione, pena l'incriminazione per il reato di stampa clandestina, oltre
> ad essere ingiustificato, è entrato nell'elenco delle "leggende
> metropolitane", con l'aggravante che si è diffuso con la rapidità di una
> "catena di Sant'Antonio". E chi ha contribuito a creare questo allarmismo,
> nonostante le dichiarazioni d'intenti, non ha certo fatto gli interessi della
> Rete."
> 
> Inoltre riporto il commento di Manlio Cammarata del sito Interlex:
> 
> "Il vero problema non è la registrazione dei notiziari telematici, ma rivedere
> le due leggi sulla stampa (1948) e sulla professione giornalistica (1963): il
> mondo è cambiato".
> 
> Che e' poi ne' piu' ne' meno quello che dico io.

ti posso riportare tante altre interpretazioni con tanto di ipse dixit
d'autore che vanno in giro al momento, a confutare la cosa. in realta'
tutte le discussioni che vanno girando credo vadano valutate sulla base di
una conoscenza diretta del testo della legge e del fatto che questo si
possa prestare a svariate interpretazioni, molte delle quali volte alla
limitazione di una liberta' di espressione che oserei definire
anticostituzionale (se ancora considerassi la costituzione italiana
qualcosa di rispettato dai politici)

ora, proprio grazie a questa goffa legge (gia' denunciata nella sua
pericolosita' e precedentemente alla sua approvazione da peacelink) e'
possibile dimostrare l'incompetenza dei partiti che ne sono promotori ed
in generale portare a galla una contraddizione evidente del governo nella
tutela dei diritti del cittadino.

in un tale panorama e' OVVIO che alcuni tra gli scudieri preposti alla
difesa di questo e quel politicante o partito si schierino compatti a
buttare acqua sul fuoco e ad offrire pacate interpretazioni della
situazione, o addirittura a puntare il dito contro gli "invasati" e i
"sensazionalisti".

da parte mia, credo che una discreta conoscenza tecnico/teorica del media
in questione (sempre piu' alla portata di tutti) ed in particolare della
sua storia faccia al caso di ognuno di noi, lasciandoci liberi di pensare
e giudicare.

DI FATTO non c'e' stato tempo utile a lanciare una campagna vera e propria
contro questa legge, eppure e' gia' nata nel giro di pochi giorni una
mobilitazione significativa proprio perche' spontanea: probabilmente
perche' questa volta i legislatori hanno proprio toccato il fondo.

in questo senso mi rivolgo proprio a te che hai giudicato ingiuste leggi
che ancor prima di questa riguardano la carta stampata (e che ricordiamo
en passant figliate da quel '48 fascista che ho avuto la fortuna di non
conoscere di persona) chiedendoti che senso puo' avere soffocare la
protesta, non tanto sui media ufficiali dove chi di dovere e' gia' pagato
per farlo, ma proprio qui in rete - una protesta che sta avvampando tanto
scomoda da arrivare FORSE a far scottare un paio di poltrone e porre un
limite all'arroganza di qualche parlamentare.

1) sei uno di "loro", e sei qui per farci perdere tempo etc. (e non
   saresti il primo)
2) sei ingenuo (nel qual caso ci stiamo dilungando troppo)
3) sottovaluti i contenuti della protesta poiche' si tratta di qualcosa
   che va a sostenere una battaglia che tu stesso sostieni (torniamo alla
   questione "tattica)

non mi aspetto risposte, ma opere di bene ;)

buonanotte
jrml




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