[Discussioni] Siti PA e formati "commerciali"

Francesco Potorti` pot a gnu.org
Lun 23 Apr 2001 13:43:51 CEST


   > > Direi che "formato proprietario" va benissimo, "formato commerciale"
   > > io non lo capisco cosa significa.
   > Non lo capisco nemmeno io, ipotizzo: il PDF e' stato creato dall'Abode ed e'
   > commerciale, pero' e' un formato "aperto" e non "proprietario". Boh?!?
   
   Da http://www.gnu.org/philosophy/words-to-avoid.html#Commercial
   
   "Please don't use ``commercial'' as a synonym for ``non-free''. That 
   confuses two entirely different issues. 

Questo  testo  in  effetti  non  è correlato  all'argomento.   Parla  di
programmi.   Noi  parliamo  di  formati,  che sono  un'altra  cosa.   Il
postscript  è  stato  definito  dalla  Adobe, ma  il  copyright  è  solo
sull'interprete (sul  programma) che è proprietario.   Quindi Aladdin ha
fatto un interprete alternativo le cui vecchie versioni sono libere.

Per il pdf,  che io sappia, è la stessa cosa.   Allora il formato com'è?
Proprietario  perché è stato  inventato da  una ditta  invece che  da un
comitato?  Non ha senso.  Commerciale?  Non ha senso neanche, perché con
un formato  ci posso fare  qualunque cosa, commerciale o  meno.  Libero?
Cosa significherebbe?  Forse  che ci si possono fare  modifiche?  Ma non
credo che sia proibito fare modifiche  ad un formato, in generale.  A me
pare che l'unica  distinzione possibile per un formato  sia fra aperto e
chiuso.

Commenti graditi, possibilmente da chi ne sa di più.




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