[Discussioni] Software libero ed economia
Carlo Daffara
cdaffara a mail.conecta.it
Gio 5 Lug 2001 09:46:13 CEST
On Wed, 4 Jul 2001, Alex Malgaroli wrote:
> 1. Un software "libero" o "open source" (cercando di utilizzare
> l'interpretazione corretta secondo gli "standards") può non essere "gratis"?
> Può avere un meccanismo di "licensing" (pay-per-use, pay-per-install o
> cos'altro)?
Non ci sono pregiudiziali nelle licenze libre/open/free per distribuire i
sorgenti a pagamento. Esistono poi forme alternative, ad esempio le
licenze multiple (come la Qt) o le licenze che partono commerciali e
diventano open con il tempo (come il vecchio aladdin ghostscript).
> 2. Quanto è plausibile considerare differente il "binario" (e/o l'eventuale
> pacchetto di installazione) dal codice e quanto sarebbe quindi "forzato"
> rispetto alle licenze disponibii e approvate dall'OSI vendere il binario
> (facendo pagare il prezzo di una SW house che dai sorgenti ne costruisce i
> binari, cura lo sviluppo, l'evoluzione e la manutenzione e fornisce il
> supporto) e dare allo stesso tempo disponibilità del sorgente?
Il binario puo' essere venduto commercialmente, e' il sorgente che deve
essere reso disponibile.
> Per quest'ultimo caso, faccio l'esempio della casa: la vostra casa l'avete
> (se non vivete in affitto) pagata (e magari anche cara). Le tecnologie per
> la costruzione di una casa sono note, l'architetto e l'impresario non sono
> tenuti a sostenere costi di brevetti ma solo costi di materiale e mano
> d'opera (compresa la loro).
> E' possibile confrontare la produzione di software con l'esempio della casa?
I costi dei brevetti e delle tecnologie e' nascosto dentro il costo dei
materiali e del resto.
> Il tempo delle persone e i costi di progettazione, seppur basate su tecnolog
> ie note e disponibili, tengono in conto le competenze delle persone (così
> come non tutti possono improvvisarsi architetti o geometri, non tutti
> possono improvvisarsi informatici), il loro lavoro ed il tempo impiegato
> nella realizzazione.
Vorrei fare una precisazione: la maggior parte dei PC, o in generale delle
postazioni utente, e' all'interno delle ditte o utilizzato per una
attivita' commerciale. Li' il costo maggiore e' il supporto e l'upgrade, e
in questi casi (quando il numero di PC e' elevato) l'open source e'
economicamente conveniente.
ciao
Carlo Daffara
PS: abbiamo discusso alcuni di questi casi nell'articolo che trovi su
http://eu.conecta.it/
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