[Discussioni] [tanto entusiasmo] una strategia per assoli

Alceste Scalas tjoad a gmx.it
Dom 3 Giu 2001 21:22:48 CEST


On Sat, Jun 02, 2001 at 11:54:41PM -0400, Pier Luigi Fiorini wrote:
> > > bisogna realizzare una distro spiccicata a Windows tipo Corel
> > 
> > Traduzione da "addetti ai lavori": manca ancora una distribuzione 100%
> > user-friendly (anche se la Mandrake IMHO ci e` vicinissima). Questo e`
> > verissimo. E poi, interpretando le parole, con "spiccicata a Windows" si
> > parla solamente del look'n'feel, e non certo della struttura del sistema
> > operativo.
>
> Io ho provato Corel, e ora sto usando Debian e ne passa di differenza.
[...]
> Sono d'accordo, ma Corel è un esperimento mal riuscito.

Questo e` verissimo --- non volevo assolutamente difendere Corel Linux,
che era, per stare in tema, un "bidone".

Volevo solamente dire che un risultato simile (almeno per cio` che puo`
interessare l'end-user) e` ottenibile senza devastare la struttura
portante di un sistema GNU/Linux --- e su questo siamo d'accordo...

> > > per entrare nel mercato e` necessario sfornare rifiuti Corel style
> > 
> > Anche qui, si puo` notare che per "mercato" si intende il mercato
> > casalingo. Evidentemente chi scriveva non vedeva oltre il proprio naso, e
> > non sapeva che esistono degli ambiti (come p. es. quello server) in
> > cui una distribuzione troppo user-friendly e` addirittura deleteria
> > (RedHat docet).
>
> Il fatto che Windows NT fornisca una GUI easy come quella del 9x anche
> nell'amministrazione del sistema (brrr!) fa pensare a molti che Linux
> per sfondare debba essere come Corel.

Anche questa opinione e` dettata dall'ignoranza --- dal fatto che per
varie persone amministrazione = Windogs NT = finestre.

La diffusione di una versione user-friendly di Linux non potra` fare
altro che permettere la migrazione "soft" dai sistemi Wincrost. E rendera`
gli amministratori (e chi li assume) in grado di capire che la vera
potenza (e professionalita`) per l'amministrazione di sistema sta in una
linea di comando (che su Wincrash e` semplicemente inutile).

Anche qui, una diffusione su larga scala del Free Software (senza stare a
distinguere chi lo utilizza) non puo` che essere tecnicamente e
culturalmente positiva --- sia per chi lo usa, che per chi lo sostiene...

> Addirittura ho parlato con un civile che fa il sysadmin per l'esercito
> USA (brrr!) qui in Italia e mi diceva che Linux discrimina che non ha le
> conoscenze per fare l'admin. Non commento perchè mi arrabbierei ancora
> di più.

Beh, non ha tutti i torti... In fondo, chiunque deve avere la possibilita`
di essere sysadmin --- anche chi non ne capisce una mazza, no?

Mamma mia, lasciamo stare... :-\

> Appunto è un comportamento da parassita.
> La logica è: "uso una cosa perchè è ottima, la sfrutto fin che resiste,
> e poi quando l'ho ridotta ad una cosa inusabile la butto".
[...]
> > A questo punto, sembrerebbe che, per "parassita", tu intenda una persona
> > tecnicamente poco ferrata, ed eticamente indifferente alla questione "Free
> > Software".
>
> No no per "parassita" intendo una persona che fa il ragionamento da me
> sopra esposto.

Come avevo gia` detto, il ragionamento sopra esposto mi sembra cosi`
irreale e poco realizzabile (almeno con GNU/Linux), da catalogare chi lo fa
tra le persone "tecnicamente poco ferrate, ed eticamente indifferenti alla
questione Free Software". Magari potra` succedere con una distribuzione
(Corel Linux?), ma non certo con un intero sistema operativo...
 
> > Se si impedisce di usare il software Free a queste persone, gli si toglie
> > una possibilita` di crescita tecnica e culturale (esattamente come avviene
> > con il software proprietario). E ci si priva di un'"audience" comunque
> > importante.
>
> Audience importante per rendere il sw libero + visibile, ma deleteria
> per il suo comportamento.

Come diceva Simo Sorce, deleteria fino ad un certo punto, dato che non
credo che tale audience sara` mai in grado di attentare alla vita di
GNU/Linux (come non credo sia in grado di farlo nessuno --- se non con
leggi ad hoc).

Forse l'unico danno che potranno fare sara` fare inca%%are chi in queste
cose ci crede... :-)

> Sarà che io sono pessimista di natura, però la vedo così.

Anche io non sono esattamente una persona ottimista, ma, almeno in questo
caso, non vedo le premesse _realistiche_ per cui un "parassita" con una
copia di GNU/Linux possa fare piu` danni di quanto, d'altra parte, una
copia in piu` di un sistama operativo Free non giovi alla causa.

E penso che comunque questo "parassita", usando del software aperto,
cambiera` idea --- perche` capira` di dire cose senza senso, e perche`, in
fondo, non gli converra` che cio` che dice accada. E questa e` la sfida
principale del Free Software: fare proseliti con la tecnica, oltre che con
la filosofia...

Ciao,

Alceste
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