Free Virus - was Re: [Discussioni] MS attaca la GPL
Nicola Bernardini
nicb a centrotemporeale.it
Mar 26 Giu 2001 09:25:47 CEST
Il 26/06/01 alle 08:21, Stefano Maffulli scrisse:
[snip]
> > in questo caso, è veramente troppo poco: i chiari segni di 'ABSOLUTELY
> > NO WARRANTY' dentro al copyleft sono imbarazzanti - una garanzia di fatto
>
> Non lo sono piu` dei "no warranty" su licenze che paghi profumatamente. In
> realta` la responsabilita` dell'autore del software esiste sempre ed e`
> regolata dal codice civile.
forse ho contato troppo sulla perspicacia. Intendevo dire che la GPL
è proprio *l'unica* licenza che offre una vera garanzia, e precisamente
la garanzia che il codice GPL non possa mai diventare proprietà di
qualcuno. Scusatemi se ho dato per scontato che in questa lista il fatto
sia totalmente evidente. Sta di fatto che, in una situazione del genere
sarebbe molto meglio che invece di dire 'ABSOLUTELY NO WARRANTY' ci
fosse una scritta tipo 'THIS SOFTWARE OFFERS ONLY ONE WARRANTY' e
spiegasse qual'è. E` l'unico che può fare una cosa del genere, ma
perché se la deve togliere da solo?
[snip]
> > Mi piacerebbe sapere: di queste cose si è mai discusso? Ci sono soluzioni
> > convincenti in via di sviluppo? (no, dico, tanto per non sentirmi dire
> > la solita 'beh il termine non è un gran ché ma è il meglio che ci sia al
> > momento' che persino Stallman ha adottato - veramente non ci siamo per
> > niente)
>
> Sulla questione terminologia, "Free" in inglese AFAIK e` l`unico termine
> accettabile. In italiano non abbiamo questo problema, per fortuna e ci
> dobbiamo scannare solo con quelli che dicono "open source" perche` "libero"
> fa provinciale :)
infatti in italiano il problema non si pone. Purtroppo però il termine
più usato è Free Software ed è un termine veramente ambiguo.
> L'unico tentativo di superare il termine "Free" ha portato al movimento Open
> Source, con tutte le sue conseguenze (leggiti il messaggio di abbandono di
> Perens su slashdot)
> http://slashdot.org/articles/99/02/18/0927202.shtml
Che brutta abitudine arrogante di rimandare sempre ai sacri testi come
se la gente che pone dei problemi alla comunità lo fa solo perché è un
ignorante che non li ha letti. Prima bisognerebbe provare a capire quali
sono i problemi, e poi forse rimandare ad un qualche testo.
Incidentalmente, ho letto sia questo messaggio che gli altri testi di
Perens e non hanno nulla a che vedere con quello di cui sto parlando io.
Per me è assolutamente chiaro che la FSF non fa del 'philosophical
tub-thumping' e non sono affatto allineato con le posizioni dell'Open
Source solo perché mi permetto di criticare la sacralità della parola
'Free'. Il superamento della parola 'Free' da parte del movimento
Open Source ha tutt'altre valenze (intendo: implicazioni politiche,
commerciali ed economiche nel caso dell'Open Source) dell'analisi
critica della parola stessa. Il superamento della parola 'Free' da parte
del movimento Open Source è avvenuto perché numerose aziende produttrici
e numerose realtà economiche (capitaliste, diciamolo pure) incontravano
forti difficoltà ad abbracciare la filosofia di Stallman, che è
(come dice lui stesso nei suoi scritti - non mi ci rimandate per favore
ché sto su un treno a 9600 baud e cito a memoria) una filosofia di piccoli
profitti per tutti anziché grossi profitti per uno solo.
Detto questo, è un fatto che *loro* si sono appropriati dell'espressione
migliore (ancorché non-etica e puramente tecnica, sì lo so lo so) perché
'Open Source' ingloba (forse un pò troppo poco) di teoria ed etica
e (forse un pò troppo) di prassi (i.e. il meccanismo di realizzazione).
A noi è rimasta l'espressione più debole e più generalista ed infatti
ci tocca (per stessa ammissione dei vari ufficiali e sotto-ufficiali FSF)
difenderla con i denti ad ogni angolo. E qui entra in gioco l'altro aspetto,
quello della responsabilità: 'Free' può funzionare solo se assume, ed
in poco tempo, una valenza simbolica precisa, che non faccia più riferimento
ad una libertà generica dell'individuo (che francamente sa un pò
troppo di 'liberal' per i miei gusti) ma bensì ad una specifica libertà
legata a specifiche prassi. E questo si ottiene soltanto ponendosi in
una contrapposizione forte - faccio un esempio cretino tanto per spiegarmi
meglio: stiamo parlando di cause troppo costose? secondo voi se Stallman
chiedesse a ciascuno di noi un dollaro per sostenerle non raggranellerebbe
10 milioni di dollari? la verità però è che appena si comincia a parlare
di soldi tutti si tirano indietro non tanto perché non siamo tutti generosi
(cosa che dò per scontata dato il tempo che passiamo a contribuire)
quanto perché siccome 'soldi' implica 'gestione, responsabilità' e
quant'altro siamo (forse giustamente) tutti terrorizzati dalle implicazioni.
In questa situazione continueremo ad essere dei simpatici evangelizzatori,
il che può anche andar bene ma non è il massimo dal mio punto di vista.
Francamente, a me non basta di dirmi: beh è così cosa ci vuoi fare meglio
di così non si può fare - anzi se ti azzardi ad affrontare l'argomento
ci fai pure la figura del trozkista incallito; speravo (e spero ancora)
di trovare argomenti più convincenti, anche in questa lista.
nicb
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