[Discussioni] "Il copyright è di destra,ilcopyleftè disinistra" (pippone...)
Simo Sorce
simo.sorce a tiscalinet.it
Ven 30 Nov 2001 01:07:09 CET
On Fri, 2001-11-30 at 00:11, Marco Ermini wrote:
> 1) non abbia alcuna importanza ai fini della diffusione del SWL come Stallman
> si dichiari o sia (anzi la discussione su questo e' solo falsante);
Vero, ma ha sicuramente influenzato il Software Libero (di FSF) quando
e' nato e questo si vede ancora oggi secondo me.
> 2) ammesso *e non concesso* che Stallman possa essere considerato "di
> sinistra" negli USA questo non lo rende "di sinitra" in Italia
di sinitra no, di sinistra invece forse si.
certo non la sinistra di rifondazione comunista, ma una sinistra piu' a
sinistra dei DS secondo me si.
> 3) se porto ad *estrema ratio* il suo pensiero potrei, al limite, con molta
> elasticita' intellettuale, paragonarlo per esempio a Libero Grassi, un
> "imprenditore democratico" nel senso che lotta per svolgere il suo ruolo di
> imprenditore libero dai lacci di barriere artificiali (che nel suo caso
> purtroppo sono state la Mafia e lo Stato e lo hanno ucciso).
Secondo me questa che hai detto e' una vaccata. Stallman non e' un
martire del lavoro e non rappresenta neanche una classe imprenditoriale,
democratica o meno che sia.
> Quindi, un
> imprenditore, cioe' gli aspetti del sw libero che riguardano il "libero
> mercato" e partendo da li' implicazioni morali, ma non costruzione di teorie
> etiche basate sulla "liberta'" o cose del genere.
Questa e' una tua libera interpretazione che io considero totalmente
errata e che secondo me stallman (e fsf) chiarisce molto bene sia nelle
presentazioni che fa che nei documenti che si trovano su www.gnu.org.
Il software libero riguarda innanzitutto la liberta' degli utenti, poi
puo' anche rappresentare un modello di mercato alternativo, ma non nasce
come modello di mercato. Tu sei libero di travisare quanto vuoi ma su
questa affermazione se vuoi avere un minimo di credito dei portare un
puntatore ad un documento pubblico di stallman o fsf che supporti la tua
tesi, altrimenti fai solo demagogia.
> Per riassumere il concetto
> dell'esempio, e' di sinistra quanto puo' esserlo un imprenditore, certamente
> un imprenditore "democratico" la cui cultura e' figlia non di quella contadina
> od operaia, non certo di Tommaso Moro o Marx ma piuttosto di Adam Smith,
> Abramo Lincoln e tutti i suoi fratelli fondatori degli USA.
Come sopra, questa tesi e' solo tua e io non ho mai trovato alcun
documento che mi dia anche una vaga impressione che sia come dici tu.
> 4) nei momenti in cui Stallman trasporta le sue idee (che ricordo sono nate
> dalla sua esperienza come programmatore, sono insomma la conseguenza di una
> sua esperienza professionale) in altri campi che non quello dello sviluppo
> software, assume automaticamente l'aria ed il tuono di un "predicatore", cosa
> per cui e' famoso. E' ben noto che per sostenere dei contenuti assai poco
> concreti bisogna per lo meno saperli esporre in modo convincente: il tono da
> evangelista aiuta.
Quali sarebbero questi "contenuti assai poco concreti"? La frase ha un
tono che potrebbe anche essere considerato offensivo sotto certi punti
di vista, puoi chiarire? (Per chiarire intendo almeno un esempio di
contenuto poco concreto)
> 5) Stallman non ha inventato nulla, perche' l'atteggiamento tipicamente "mind
> sharing" e' sempre stato tipico di internet ed il free sw e' nato da internet.
Veramente il software e' nato libero e ben prima che nascesse internet,
ma questa e' solo una banalita', ben poche cose nascono proprietarie
(gli sciacalli arrivano sempre dopo).
> In estrema ratio, tutta la faccenda del "free software" nasce,
> paradossalmente, solo ed unicamente dalla nostalgia di Stallman verso il suo
> vecchio ambiente di lavoro. Il free software si impone giammai perche' le idee
> di Stallman sono valide anche "eticamente", ed e' lontanissimo dalla realta'
> il fatto che Stallman abbia avuto una "intuizione geniale" o abbia intuito
> qualche "formula vincente".
A me sembra che il software libero abbia un discreto successo oggi
quindi anche qui non sono d'accordo, Stallman non sara' un genio ma che
abbia avuto un intuizione importante e' fuor di dubbio (non staremmo a
parlare di lui adesso altrimenti).
> Piuttosto, indipendentemente dalla volonta' si
> Stallman, si sono verificate una serie di circostanze che hanno fatto si' che
> il software GNU avesse un grande successo, prima fra tutte l'avvento del
> kernel Linux (che a sua volta ha indovinato la formula giusta, e si e'
> sviluppato grazie al fatto che Torvalds ha accettato che diventasse GPL,
Ha scelto che diventasse, non ha subito una imposizione.
> anche
> se la storia del kernel Linux e' sostanzialmente diversa da quella dello
> sviluppo di tutti gli altri sw GNU - si veda il libro l'"Etica Hacker").
Mah non mi sembra che la storia di tutti i sw gnu sia fatta con lo
stampino, anche Gnome ha una storia molto diversa da altre utility di
sistema o da gcc, ma lo stesso vale per la glibc... secondo me cerchi di
banalizzare troppo oggi.
> Inoltre, il grosso affermarsi di internet, con i meccanismi stessi che hanno
> prodotto internet (una tecnologia affermatasi grazie al "mind-sharing" dei
> tecnici che la sviluppavano, e che ha fatto del rispetto di certi standard e
> del suddetto atteggiamento "mind-sharing" i propri principi essenziali), hanno
> accompagnato la diffusione di GNU/Linux. L'analisi piu' lucida la da' proprio
> Linus Torvalds, che spiega molto bene come e perche' *proprio Linux* si sia
> affermato rispetto ad altri sistemi ugualmente gratuiti come i *BSD - infatti
> Torvalds, diversamente da Stallman, non si attribuisce nessuna geniale
> intuizione... Le idee GNU e Linux sono state adottate da una comunita' al di
> la' delle intenzioni o del pensiero originale dei loro autori.
L'ho sentito dire di persona che la sua unica geniale intuizione e'
stata quella di rilasciare Linux con licenza GPL.
> 6) Il pensare a Stallman come "sostanzialmente di sinistra" e' commettere lo
> stesso errore di chi pensa che Internet sia "sostanzialmente democratica". E'
> tipico (e molto noto come saprai) l'errore dei novizi ad internet di
> confondere l'atteggiamento mind-sharing, tipico, per esempio, di una comunita'
> di ricerca scientifica, con atteggiamenti "democratici" (da qui nascono poi
> tutte le tipiche idee dell'e-government che sono IMHO tutte figlie di questo
> fraintendimento). Uno scienziato (metaforicamente l'utente internet), che sia
> di destra o di sinistra, si comporta da scienziato: aiuta gli altri scienziati
> perche' e' utile a se' stesso, perche' nella "vita reale" non ha occasione di
> presentarsi come "mentore" o "docente", perche' nell'aiutare gli altri
> chiarisce a se' stesso dei concetti, ecc.: non lo fa certo perche' e'
> "democratico" o "di sinistra" o "vuole aiutare gli altri", lo fa perche' fa
> parte dei meccanismi di internet.
Questa e' una tua visione meramente uilitaristica della societa' che non
e' ben nota per niente e non e' assolutamente provata.
Internet e' piuttosto come una societa', dove trovi si quello di destra
e quello di sinistra, ma trovi anche l'utilitarista e il volontario, chi
vuole sfruttare il mezzo solo a fini personali e chi invece si dedica ad
aiutare altri solo per il piacere morale di farlo. Commetti un grosso
errore a restringere il campo ad una mera visione utilitaristica della
rete.
> Ecco, allo stesso modo, esattamente come
> internet non e' democratica ma e' mind-sharing, il sw libero non e' di
> sinistra ma e'... "libero" genericamente, in un senso che non e' ne' di destra
> ne' di sinitra, oppure e' egualmente di destra che di sinitra, se preferisci
> (e quest'ultima pare essere la definizione piu' in voga, a mio modo di vedere
> motivatamente).
Una frase che se interpreto in modo giusto mi trova d'accordo
finalmente, ma le premesse sono totalmente errate secondo me, internet
piu' che una democrazia e' piuttosto una anarchia compiuta. (come gia'
detto precedentemente nel senso di cooperazione in assenza di autorita')
> 7) Che Stallman personalmente si ritenga "left-wing" o meno non ha una grande
> importanza, per le nostre categorie a cui solitamente associamo la sinistra
> non e' un "appartenente al" o "sostenitore del" "proletariato" o comunque
> delle classi meno abbienti, e non e' nemmeno un "internazionalista" (alla
> faccia del concetto internazionale di sinistra, la bandiera americana e' la
> prima ed unica immagine che campeggia nella sua home page assieme ad un chiaro
> richiamo "patriottico").
Se leggi bene e' un simbolo piuttosto provocatorio invece.
America means civil Liberties - Patriottism is protecting them.
E' un chiaro riferimento alla situazione politica attuale, ed una chiara
di chiarazione in contrasto col comune sentire americano e con il
governo che sta castrando di fatto la costituzione americana con queste
leggi oscurantiste e censorie con la scusa del terrorismo.
Stallman usa il termine patriottismo prorpio per evidenziare come sia
abusato dall'attuale governo per far approvare leggi insane che in una
situazione normale non si sognerebbe neanche di proporre ma che con la
scusa del Patriottismo e la guerra contro i nemici della patria sta
facendo passare al congresso senza trovare resistenze possibili (si
rischia di essere tacciati di essere dei traditori o dei terroristi,
insomma la stessa tecnica utilizzata per abbattere il partito comunista
statunitense).
Inoltre il fatto stesso che stallman si sia attivato per la fondazione
di consorelle di FSF in europa india cina (e sicuramente altre a
venire), dimostra come invece sia chiaramente internazionalista e non
chiuso in un becero patriottismo.
In sostanza ti invito a questo punto come ha detto Andrea a non guardare
solo le figure ma a leggere anche i contenuti del suo sito e
possibilmente a non travisarli grossolanamente.
> Il fatto che, genericamente, i Repubblicani siano in
> questo momento piu' propensi a garantire il monopolio Microsoft e meno a
> garantire le "liberta' digitali" di quanto non lo fosse l'amministrazione
> democratica di Clinton, lo possono far pendere da una parte piuttosto che da
> un'altra; tuttavia, se consideri che invece da noi la situazione sembra
> rovesciata, ovvero uno schieramento di destra sembra essere, per adesso,
> l'unico interessato al free sw, e se conti che il governo di sinitra ha fatto
> grosse e ben remunerate compromissioni con una nota ditta produttrice di sw
> proprietario... tutto mi lascia supporre che, se Stallman vivesse in Italia,
> se lo giudicassi con i tuoi metri lo riterrei "di destra".
Il governo di sinistra non ha finanziato Microsoft piu' di qualsiasi
governo precedente o presente, anche perche' il governo ha ben poca
influenza (fino ad ora almeno) su quale software scelgono le varie
amministrazioni (e io ne so qualcosa visto che sono a contatto con
diverse amministrazioni pubbliche di dimensioni sia piccole che molto
grossee ho avuto modo di "apprezzare" le logiche di acquisto di questi
enti). Inoltre il governo attuale non ha fatto proprio nulla e non ha
mostrato nessun interesse, avere il contatto di due parlamentari di
destra che vogliono capire di piu' non significa assolutamente nulla
ancora e se la metti sui numeri la sinistra e' arrivata prima e piu'
numerosa e' ha prodotto coi fatti dei risultati a favore del sw libero
(vedi firenze e Pavia).
> > > che le idee politiche di Stallman sono del tutto ortogonali alla
> > decisione di non dire alla "gente" che il software libero e` di
> > sinistra piuttosto che di destra perche` altrimenti si spaventano
> > tutti (ma sinceramente non capisco cosa ci sia di meno spaventoso nel
> > dire che si vuole la libera circolazione delle idee).
>
> Perche' la "libera circolazione delle idee" e' talmente banale che nessuno
> puo' spaventarsi, salvo poi scoprire cosa implichi realizzarla.
Scusa?
Ma vivi in questo mondo o sulla luna? Le aziende sono terrorizzate dalla
libera informazione e uffici aziende e associazioni per la tutela della
Proprieta' Intellettuale spuntano come funghi ogni giorno, questo e' un
fatto!
> Parlare di
> sinistra significa sollevare i muri di tutta una serie di persone, per esempio
> di chi pensa che i comunisti complottino contro di lui ogni volta che riceve
> una critica (ed infatti l'Economist e' un covo di veterocomunisti).
Parlare di destra pure(e non sto ad elencare i media covi di
veterofascisti).
> PS perdonate i discorsi a volte contorti e le imprecisioni, cercate di
> estrarre i concetti validi
Ci ho provato in tutta sincerita' ma di validi ne ho trovati ben pochi,
generalmente mi sembra che i tuoi discorsi sono piu' superficiali di
quanto vorresti far intendere e spesso peccano di informazione e di
fatti veri, e sono invece pieni di sensazioni e idee personali poco
sostenibili coi fatti a noi a disposizione.
Non prenderlo come fatto personale benche' io tenda ad assumere un tono
fortemente critico e' un mio difetto (insomma se domani ci troviamo
faccia a faccia non ho mica problemi a farci una pizza e una birra in
allegria), tu stesso hai chiesto di stimolare la discussione e questo
stiamo facendo.
Simo.
--
Simo Sorce
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