[Discussioni] Per chi voleva lo spot su linux...
jaromil
jaromil a dyne.org
Mar 16 Ott 2001 10:41:40 CEST
On Mon, Oct 15, 2001 at 07:04:31PM +0200, Stefano Maffulli wrote:
[snip]
> Jaromil ha anche ragione a temere da questo spot: non abbassiamo la guardia.
il tuo e' un ottimo punto di vista, meglio sviluppato di quanto lo siano
stati i precedenti IMHO. il mio commento e' da considerare una
provocazione andata a segno nel suscitare il tuo intervento, piu' che un
timore.
> Quelli che oggi ci sembrano alleati non hanno gli stessi fini a lungo termine
> di ASSOLI e della FSF. Ma nel medio/breve periodo possiamo fare della strada
> insieme e sfruttare l'amicizia (interessata) dei giganti per raggiungere la
> "massa critica" stallmaniana e far circolare il concetto di Software Libero.
secondo me qui dovresti fare piu' attenzione a considerare anche
l'influenza che quest'amicizia interessata puo' avere sulla "massa
critica" stallmaniana (che non trovo un termine proprio calzante, ma lo
adotto anch'io). si sa' che le influenze sono sempre biunivoche, tranne
nei casi di esercizio di potere univoco.
> Possiamo andare oltre le conferenze, gli hack-meeting, le pubblicazioni per
> far parlare e far conoscere il SL? Forse. E non credo che sia una questione
> di soldi: quelli si trovano, a saper dove cercare. Credo che il problema piu`
> grande sia di risorse, genericamente: gli hacker sono buoni a fare il loro
> mestiere (gli hacker), ma quanto a _strateghi_ della comunicazione mi pare
> non ce ne siano abbastanza.
non facciamo confusione fra "strateghi della comunicazione" e bravi
venditori: stai mischiando obiettivi e strategie, se ho beninteso.
> Nei prossimi mesi avremo bisogno di lavorare su questo punto,
> aggiungendolo alla lista di cose gia` in agenda <sigh>
colgo la questione per render pubblica la mia presenza ad un panel
sull'opensource (e sul freesoftware, solo in seguito alla mia richiesta di
aggiungere questa parolina al topic) il 25 ottobre a graz:
http://ncc.mur.at
si parlera' d'arte digitale, di architetture nel senso piu' ampio del
termine, di intelligenza collettiva e di free software appunto. io sono
invitato per entrambe i giorni (48 ore non stop, conferenza un po'
atipica) come speaker, inoltre il primo giorno faro' un intervento
specifico: "the Art of Free Software development", tuttavia citato
altrove ed anche sulle pagine come "Free Software as a political choice".
questo l'abstract (palese citazione e rielaborazione delle teorie di Eben
Moglen):
Everyone in the network society is connected directly, without
intermediation, to everyone else. Software like "Digital Art" consists of
bitstreams, which although essentially indistinguishable are treated by a
confusing multiplicity of legal categories. This multiplicity is unstable
in the long term for reasons integral to the legal process. Art must be
aware of the horizontality gained thru the recent technological evolution,
which needs to have the concept of property redefined: property concepts,
whatever else may be wrong with them, do not enable and have in fact
retarded progress.
In the network society, anarchism (or more properly, anti-possessive
individualism) is a viable political philosophy. Until now, Free Software
is the first and only Art fullfilling the need of development of such a
philosophy in the field of creativity.
p.s. lungi dal definirmi un buon stratega della comunicazione, faccio quel
che posso, e magari a qualcuno non piacera' neanche.
--
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