[Discussioni] Formati Liberi di wordprocessor
Gianluca Turconi
luctur a comeg.it
Gio 3 Gen 2002 10:23:10 CET
Salve a tutti,
At 13.05 02/01/02, you wrote:
>Secondo me innanzitutto bisognerebbe differenziare tra formati *modificabili*
>e *non modificabili* (nel senso di non sostanzialmente e non facilmente
>modificabili, dove per esempio il testo e' rasterizzato in grafica ecc.). Se
>non fai questa distinzione rischi di fare casino. I formati non modificabili
>sono quelli come PDF e PS e possono essere utilizzati per diffondere documenti
>(che ne so, tipo leggi ecc., e dovrebbero essere quelli usati in prevalenza
>nella PA. Tra parentesi, le PA non dovrebbero avere difficolta' di sorta a
>creare documenti in PDF da subito, anche senza necessariamente acquistare
>Adobe Distiller; penso sia triviale installare un driver Windows Postscript
>gratuito anche se non libero, e quindi compilare ps2pdf sotto Windows ed
>automatizzare il processo).
Giusto per completezza, attualmente sto utilizzando su Windows 98 il
programma GSView 4.0 che sfrutta Ghostscript sotto Win per convertire file
postscript in PDF, encapsuled PS e molto altro. La licenza pur essendo
proprietaria (Alladin Public License) permette di distribuire e modificare
il programma con limitazioni solo per i soggetti commerciali. Esiste
inoltre un'utile funzione di estrazione del testo che, sebbene con
risultati dalla qualità alterna, produce una copia modificabile di un file PDF.
> I formati modificabili sono quelli da definire che
>dicevi tu... personalmente credo che la cosa piu' semplice sia definire una
>particolare versione di RTF (tipo 1.x ecc.) che possa essere letta da tutti i
>programmi Windows/Mac e programmi come Abiword o StarOffice, e documentarla.
Per non reinventare la ruota ;-), si potrebbe dare un'occhiata all'elenco
di formati indicati nella GNU Free Documentation License. Vengono elencati:
" l'ASCII puro senza markup, il formato di input per Texinfo, il formato di
input per LaTex, SGML o XML accoppiati ad una DTD pubblica e disponibile, e
semplice HTML conforme agli standard e progettato per essere modificato
manualmente." E' sempre un punto di partenza.
Inoltre, tornando sul formato XML di OpenOffice, esso è effettivamente
libero, anche se a prima vista può non sembrarlo. Infatti, anche se non si
può leggere direttamente in un editor di testo il file xml così com'è
perché compresso, si può scompattarlo con Winzip o Gunzip e si potranno
vedere i file plain xml in esso presenti. In particolare, il file
solitamente denominato content.xml (il contenuto vero e proprio) può essere
letto direttamente da un qualsiasi browser, se non troppo elaborato. In
alternativa lo si può aprire in un editor HTML, ripulirlo dei tags (o
modificandoli) e si avrà una copia decentemente formattata del proprio file
in puro testo o in qualsiasi altro formato supportato dall'editor. E'
quello che ho fatto personalmente dopo un grave danno fisico al mio hard
disk che aveva distrutto l'unica copia dell'eseguibile di OOo. Anche senza
il programma originale, non solo ho salvato il lavoro, ma l'ho potuto
utilizzare con minimo sforzo su un'altra macchina con prestazioni e sistema
operativo completamente diversi.
Saluti,
--
Gianluca Turconi
Whiteboard Marketing Project Member and Co-Founder
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