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Stefano Maffulli stef a zoomata.com
Ven 25 Gen 2002 12:42:47 CET


On Friday 25 January 2002 10:41, Marco Ermini wrote:
> Beh, prima cosa, quando rispondi a me, ti prego di non darmi il plurale
> majestatis... grazie! ;-)

:-)) non necessariamente rispondevo solo a te, ma ho preso spunto per 
generalizzare.

> Secondo, hai frainteso quello che ho detto. Si parlava si "sentire parlare
> di Linux" ed ho citato degli esempi concreti che non hanno nulla a che fare
> con i comunicati di IDC e con l'ANSA. Sono con quegli esempi che ti devi
> confrontare - se rispondi a qualcuno, rispondi a cio' che dice.

Non nego che non si senta parlare di Linux ma non e` questo il punto: tu citi 
esempi concreti, ma quanto siano indipendenti dall'interesse del mercato 
(ovvero i comunicati IDC, ibm e compagnia). La questione e`: la stampa e` 
davvero solo un riflesso del mondo? 

> Terzo, non denigrare chi non conosci. 

la mia compagna e` giornalista (di scuola americana), come una grossa 
quantita` di nostri amici sono giornalisti, spaziando dalla stampa alla radio 
al web fino alla TV e la web-tv. Parlo con cognizione di causa.

> Sono stato giornalista praticante ed
> iscritto all'albo come tale anche io ;-) e pur non avendo mai avuto alcuna
> intenzione di lavorare in questo settore, ho una discreta idea di come
> funzionino certi meccanismi. Cio' che dici e' parzialmente corretto, nel
> senso che la stragrande maggioranza non esce dall'ufficio, ma questo non
> significa affatto che un "giornalista" si limiti a passare delle "veline".
> Oggi ci sono moltissimi modi per informarsi ed immagino che tu li conosca
> benissimo, se non altro perche' usi l'email ;-)

lo dici tu stesso: la stragrande maggioranza non esce dall'ufficio e si 
informa (??!??) tramite email... Quando ci incontreremo di persona ti 
raccontero` una storiella dell'orrore in particolare con vittime alcuni 
giornalisti che si informano con l'email, senza verificare minimamente le 
fonti. Non voglio offendere nessuno, tutte le professioni hanno i loro 
parassiti e le loro eminenze, sia chiaro.

> > > Dimentichi che di Linux si parla molto e sempre di piu' in
> > > moltissime[snip]
> >
> > Appunto: si parla di Linux e non di GNU (che era il punto della mia
> > frase).
>
> Beh, in realta' tu parlavi di *entrambi* (che ti debba ricordare io cosa
> hai scritto... mah!)
>
> "[...]La mia opinione e` che se sentiamo parlare di Linux (e poco di GNU)
> in Italia oggi [...]"
>
> Il soggetto principale della tua frase e' Linux, quindi non smentire te
> stesso perche' esistono gli archivi ;-)

boh, non capisco a cosa ti riferisci. Giusto per puntualizzare le mie frasi: 
si parla di Linux, l'utonto windows sa che esiste linux, ma a me di Linux non 
interessa una beneamata sega. Lo dicevi anche tu molto tempo fa che 
tecnicamente non e` altro che un "clone", non e` innovativo, ecc. Linux a me 
non interessa se non come grimaldello, cavallo di troia per veicolare GNU e i 
concetti dietro al software libero. Ti ho chiarito meglio il significato 
delle mie frasi?

> Nelle fonti che ho citato non si parla affatto di questo ;-)

su pc professionale/inter.net ecc? O ti riferisci a Bisio a Zelig come fonte? 
non riesco a capire... risponderti costa una fatica enorme, mi sa che siamo 
su due livelli di coscienza diversi :-)

> Ti prego di rispondere al testo e di informarti meglio, anziche'
> fantasticare sulle mie "visioni". I giornalisti, come tutti gli esseri
> umani, sono sensibili a quello che avviene loro intorno: se la cosa ha una
> importanza tot, ne parlano tot. A parte tutte le dietrologie che si possono
> fare sulla "costruzione dell'informazione", questo e' quello che avviene
> nella realta'.

e va bene: i giornalisti non sono estranei certo alla realta`. Ma le 
"dietrologie" non sono paranoie mie; questo lo ammetterai, spero. L'ultimo 
caso di L. Panerai, figlio di U. Panerai, fondatore di Netesi, non fa che 
confermare.

> Si e' cominciato a parlare del free software quando Linux ha cominciato ad
> avere successo anche a livello commerciale, e questo e' innegabile; la

Non lo nego certo io. Io nego che si parli del software libero e basta, che 
se ne parli come di un successo commerciale e` una tua invenzione! Successo 
commerciale e` l'Open Source, volendo giocare sui termini, e Linux (il kernel 
con GNU intorno, senza che GNU si senta). 

> pubblicita' di IBM o i comunicati di IDC sono cacati ben poco a Mediamente
> o a Neapolis, te l'assicuro - 

Ho nominato IDC soltanto per parlare di un leader della comunicazione che 
analizza il mercato IT mese per mese e pubblica rapporti che vanno in giro. 
Dico IDC intendo le informazioni sul settore IT che circolano tra addetti ai 
lavori e non.

> visto che ho conosciuto personalmente e sono
> stato contattato telefonicamente dai loro giornalisti (che guardacaso hanno
> fatto la grossa fatica di trovare con WHOIS o chissa' come il mio numero di
> cellulare, chiamarmi, chiamare i miei colleghi, fissare un appuntamento,
> venire a Firenze da Napoli con tutta la troupe a registrare un servizio...
> davvero dei passa-veline, non c'e' che dire ;-).

E` il loro lavoro di fare telefonate e trovare numeri di telefono ... in 
Italia diventano dei miti quelli che fanno il proprio mestiere onestamente :-)

> Via via che Linux ha acquisito importanza su vari fronti se ne e'
> cominciato a parlare, come e' ovvio inizialmente con imprecisioni ma ho
> notato che c'e' una sensibilita' che va bene oltre il mera "RedHat meglio
> di Microsoft". Si e' cominciato a parlare di free software a livello di
> media nazionali e non certo per i comunicati di IDC.

Oh, io di software libero non ne sento parlare tanto quanto IO lo ritengo 
importante. meglio formulata cosi`.

> E sono correttissimi. La Microsoft e' la numero uno del settore, secondo te
> questo non significa nulla? io farei esattamente la stessa cosa. E non ci
> trovo nulla di sbagliato. Devi agire per spodestare questo predominio, non
> proporre concetti idealistici ai giornalisti.

Marco, un giornalista non dovrebbe intervistare la MS in occasione del 
rilascio di winXP o Agnelli quando esce la punto nuova senza che il pezzo sia 
CRITICO (non negativo, capiamoci, ma CRITICO): contenere interviste ai 
concorrenti e deve *informare* altrimenti si chiama con un nome a te noto 
certamente (che sei del giro giornalistico) --marchetta! Come certe 
recensioni di film di due giornalisti di canale 5 e rai1! 

> Puoi inviare tutte le veline che vuoi, queste veline saranno cacate solo se
> sei "qualcuno". Cio' e' piu' che naturale e corretto. Se non ti riesce di
> diventare "qualcuno" non vale la pena ascoltarti.

Monsieur Lapalisse non avrebbe potuto esprimersi meglio :-)

> Ripeto, le tue azioni individuali sono una goccia nell'oceano del mondo che
> si muove. Se non capisci come si muove il mondo, sono inutili.

eghein, lapalisse... 

ho le mie convinzioni e i miei modi per portarle avanti e come me ce le hanno 
molti in questa lista. Insieme speriamo di contare di piu`.

ciao
stef

-- 
Stefano Maffulli aka Reed                   | Milano Linux User Group
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