[Discussioni] La memoria presentata da Suse all'audizione al Senato

Marco Ermini markoer a firenze.linux.it
Lun 15 Lug 2002 15:03:54 CEST


On Mon, 15 Jul 2002 11:21:59 +0200, Alceste Scalas <tjoad a gmx.it> wrote:

[...]
> Mi sembra che ci sia  qualche problema ad intendersi sui termini: tu
> parli dei  vocaboli "morale,"  "etica" e "filosofia"  unicamente dal
> loro punto  di vista "libresco"  --- ovvero li  consideri unicamente
> dei  soggetti  di studio  umanistico  inscindibili dall'analisi  dei
> millenni di evoluzione del  pensiero umano.

Questo lo dovresti argomentare, visto che io non ho mai dato (almeno qui) una
definizione di etica o di morale.

Il "punto di vista libresco" poi, proprio non l'ho afferrato. Sarebbe il punto
di vista di chi legge "libri"? e quindi il suo opposto qual e', il punto di
vista "illetteratesco"? la definizione che mi dai tu di "libresco" mi
suggerirebbe che tu puoi prendere dei termini e scinderli dall'evoluzione
umana. Mi piacerebbe sapere come fai :-)

I "soggetti di studio umanistico" sono persone ed esseri umani, cosi' come i
loro libri sono prodotti di esseri umani. Non vedo una contrapposizione tra
"umano" e "libresco", come dici tu.



> Se il "software libero"
> fosse un  movimento filosofico  nato per essere  posto sul  piano di
> Kant, Marx o chi per loro,  nel momento in cui esso parla di "etica"
> avrebbe   perfettamente   senso   dare   al  termine   la   suddetta
> interpretazione,  e  pretendere  che  cio`  che  viene  detto  venga
> analizzato e  giustificato rispetto ai pensieri  precedenti.  Se poi
> questo  non avvenisse,  sarebbe perfettamente  logico far  notare la
> debolezza  del  "software  libero"  rispetto al  pensiero  di  altri
> illustri filosofi.

Hai ragione.



> Ma dato  che nessuno  (a parte  te nelle tue  e-mail)

E' questo forse il problema, Alceste. Ti ringrazio per i tuoi ulteriori esempi
che sono chiarissimi (lo erano anche quelli precedenti) ma e' evidentemente su
questo che non siamo d'accordo.



[...]
> Quindi, per  intenderci mi ripeto: "software libero"  e` un concetto
> essenzialmente pratico  e limitato --- ovvero,  e` l'applicazione di
> alcuni principii  positivi nel campo dell'informatica  e del diritto
> d'autore.

Avresti dovuto dire: e' "l'applicazione di alcuni principii presi
estemporanemante e casualmente dall'informatica e dalla giurisprudenza".


> Quando  si parla di "filosofia," "morale"  ed "etica" non
> si vuole  battagliare con Kant  --- si vuole  semplicemente indicare
> con una parola  del vocabolario la ricerca di  un pensiero che possa
> favorire il benessere "informatico" dell'uomo, la ricerca di cosa e`
> giusto o sbagliato per il  raggiungimento di questo fine, la ricerca
> di una condotta pratica che possa realizzare tali principii.

Quando parli di "filosofia," "morale" ed "etica" *devi* fare i conti sia con
Kant che con tutti quelli che gli hanno dato battaglia, che ti piaccia o meno.
Altrimenti, *non* usare questi termini. Bada bene, che non sto dicendo che
Jurgen Habermas o te, in quanto grandi letterati ;-) siate le uniche persone
in grado di esprimere delle opinioni; anche dei poveri ignoranti come me ne
hanno diritto, anche se saranno opinioni limitate e modeste.



> Probabilmente  esistono  dei   termini  alternativi  a  "filosofia,"
> "morale" ed  "etica" che possono indicare gli  stessi concetti senza
> indurti a  tirare in ballo Platone  ad ogni costo.  Sei  in grado di
> suggerirli?

Io non ho mai tirato in ballo Platone e, mi pare, non ho citato nessun altro
filosofo. Per lo meno, *io* non ho discusso per citazioni riferendomi al
software libero. Ho solo definito dei termini parlando con Francesco, ma e'
stata una discussione estemporanea.

Mi stai comunque, praticamente chiedendo: "potresti parlare di un argomento
come se tu ne fossi completamente ignorante, facendo finta di dimenticarti
tutto quello che hai letto e studiato?" Non puoi parlare di filosofia facendo
finta che non esistano i filosofi, sarebbe come se ti chiedessi di parlare di
software libero facendo finta che Stallman non fosse mai nato.

Poi, un conto e' parlare "per citazioni", che non e' parlare ma parlare in
modo ieratico dei propri testi sacri e quindi non e' una discussione, ed un
altro e' utilizzare il tuo "bagaglio", grande o piccolo che sia, per aiutarti
a formarti delle idee *tue*.



>     > e, ti ricordo, [morale ed etica] non sono sinonimi.
> 
> Non li ho usati come sinonimi.

Sono contento che la pensi come me. Perche' in 

"Beh, chiunque  abbia dei principii ed  agisca in base  ad essi segue una
morale/un'etica personale...  O no?"

mi sembravano usati come sinonimi.



>     > Per tutto il resto, mail e link compresi, c'e' gia' stata una
>     > schiera di gonzi che ha gia' lavorato per me (e per te).
> 
> Avevo capito  che secondo te ci  sono dei "gonzi"  che confermano le
> tue teorie su "Stallman vs. storia della filosofia"...  Ma dato che,
> come avevo  gia` detto, non ho capito  a chi e a  cosa ti riferisci,
> torno a chiedere:
> 
> Chi sono i "gonzi"?
> 
> A quali e-mail ti riferisci?

Torno a risponderti: esistono degli archivi, ho gia' risposto a questa
domanda, ho (troppo) lungamente "dialogato" con essi. Ce ne sono a bizzeffe di
esempi che ti smentiscono completamente - basta saperli leggere -, l'ultimo e'
solo di quattro giorni fa (stavolta pero' non e' certo di un "gonzo",
tutt'altro!). Quindi, per favore, non mi chiedere ancora di spiegarti una cosa
fin troppo evidente. Questa discussione e' esaurita - come me.


ciao

-- 
Marco Ermini
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Never attribute to malice that which is adequately explained
by stupidity. (a sig from Slashdot postings)



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