BPR (was R: Organizzazione del lavoro ( was R: [Discussioni] La memoria presentata da Suse all'audizione al Senato))

Roberto Galoppini galoppini a acmesolutions.it
Lun 22 Lug 2002 10:09:15 CEST


Ho visto implementazioni del concetto presso qualche grossa realtà, ma hanno
un problema di fondo:
vengono calate nella struttura gerarchica esistente, sovrapposte in qualche
modo.
Il risultato come puoi immaginare è kafkiano: i responsabili di processo
vengono visti come la mamma a cui dire di si, appena si gira ..
Altra osservazione che ho potuto fare è che spesso i responsabili di
processo non sono tra gli elementi più brillanti dell'organizzazione.. un
caso? O forse la struttura tende a proteggersi favorendo il fallimento
dell'iniziativa?
Altro approccio interessante in tal senso è quello della creazione dei
competence-center, che tendono a creare aree di supporto per le divisioni
che perseguono il business 'verticalmente' (per settori merceologici). Qui
il caos è introdotto dalla contention sulle risorse, e relative politiche
(?) nella gestione: vince quello che porta il maggior profitto (stallo per
le altre aree funzionali), vince chi conta di più in azienda, vince il primo
che arriva, .. chi perde, ovviamente, è l'azienda nel suo complesso, visto
che se non viene creata una forma di commissione permanente che sovraintenda
ad un utilizzo efficiente ed efficace delle risorse è la fine.

Rob Galop

-----Messaggio originale-----
Da: discussioni-admin a softwarelibero.it
[mailto:discussioni-admin a softwarelibero.it]Per conto di Marco Milita
Inviato: domenica 21 luglio 2002 17.20
A: discussioni a softwarelibero.it
Oggetto: Re: Organizzazione del lavoro ( was R: [Discussioni] La memoria
presentata da Suse all'audizione al Senato)



Sto leggendo:
"Sviluppo di Sistemi Informativi con UML"
di Leszek A. Maciasszek

Il libro (come lascia supporre il titolo :) tratta dello sviluppo di Sistemi
Informativi.
L'autore ritiene che un Sistema Informativo dia i migliori risultati quando
tiene conto delle strategie di business aziendali.
A tale scopo descrive alcuni degli approcci (strategie di business) piu'
utilizzati.
Mi ha colpito l'approccio BPR che, in qualche modo, mi sembra attinente
con la discussione in atto.

Riporto alcune righe del libro in questione:

----------------------------------------------------------------------------
----
- Approccio BPR (Business Process Reengineering) -

L'approccio BPR alla pianificazione dei sistemi e' fondato sull'ipotesi che
le organizzazioni moderne devono abbandonare la scomposizione funzionale, le
strutture gerarchiche e i principi operativi attualmente in uso e
"reinventarsi".

Tale concetto fu introdotto nel 1990 da Hammer (1990) e da Davenport e Short
(1990), generando immediatamente sia interessi sia controversie. Una
descrizione estesa del BPR puo' essere trovata nei libri relativi (Hammer e
Champy, 1993; Davenport, 1993).

Oggi la maggior parte delle organizzazioni sono strutturate in unita'
verticali focalizzate su funzioni, prodotti o settori. Tali strutture e
stili
di lavoro risalgono al 18mo secolo e ad Adam Smith con il suo principio di
divisione del lavoro e, conseguentemente, frammentazione delle attivita'.

Secondo quest'impostazione, nessun impiegato o dipartimento e' responsabile
per un processo di business che e' definito come "... una collezione di
attivita' che ricevono uno o piu' tipi di ingressi e creano un risultato
finale per il cliente" (Hammer e Champy, 1993).

Il BPR sfida i principi industriali di Smith di divisione del lavoro,
controllo gerarchico ed economie di scala. Nel mondo di oggi, le
organizzazioni devono essere capaci di adattarsi velocemete alle variazioni
del mercato, alle nuove tecnologie, ai fattori competitivi, alla domanda
ect.

Strutture organizzative rigide, nelle quali i processi di business devono
essere spezzati tra molti dipartimenti sono obsolete. Le organizzazioni
devono focalizzarsi sui processi di business piuttosto che sulle singole
mansioni, attivita', persone, o funzioni dipartimentali. Questi processi
attraversano orizontalmente il business e terminano ai punti di contatto con
il cliente.

"La differenza piu' marcata tra un'organizzazione per processi e una
tradizionale e' l'esistenza di un responsabile di processo" (Hammer e
Stanton, 1999).
....
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