[gianugo a apache.org: Re: [Discussioni] Convegno su software proprietario e aperto: relazione]
Francesco Potorti`
pot a softwarelibero.it
Gio 9 Maggio 2002 12:49:22 CEST
Fedrico Di Gregorio:
spesso si confonde apertura con liberta`. intendevo dire che le licenze
tipo-BSD sono si piu` aperte ma, imo, meno "libere" perche' non
difendono la liberta`.
Olé. Ci sono tutti gli ingredienti per una bella litigata, ma siccome
qui ci sono pochi fan di BSD, temo che non ci sarà nessuna litigata :-)
Allora faccio io l'avvocato di BSD, tanto per ravvivare la scena.
Dire che una cosa è meno libera perché non difende se stessa mi pare
molto tirato per i capelli. Nessuna delle definizioni serie di
software libero fa distinzione fra più e meno libero, una licenza è
libera o no lo è.
FSF consiglia di usare il permesso d'utore (in particolare la GPL) per
difendere la libertà, non perché la GPL è "più libera". Questa idea ha
permesso la creazione di un corpus di software enorme e liberamente
disponibile *purché* la sua distribuzione usi gli stessi criteri.
L'effetto pratico è andato oltre ogni previsione, perché questa
protezione risponde brillantemente alla domanda «ma se io gli faccio
usare il mio software, perché loro non devono farmi usare le loro
modifiche al mio software?». In pratica, funziona benissimo.
BSD invece preferisce evitare GPL perché per tradizione hanno sempre
dato la libertà a tutti di usare il loro software comunque, col solo
vincolo dell'attribuzione, e si sono sempre trovati bene, il loro
software è stabile, stimato e ha fornito linfa vitale a tante società
software senza mai chiedere nulla in cambio. È un valore, e non
piccolo.
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