[Discussioni] E per non fare solo critiche ...

Simo Sorce simo.sorce a xsec.it
Gio 9 Maggio 2002 14:01:28 CEST


On Thu, 2002-05-09 at 12:58, Francesco Potorti` wrote:
>    cittadino! La PA e' solo un piccolo consumatore di software (MS stessa
>    dice che il fatturato che gli proviene dalla PA e' del 0.4%) e quindi
> 
> Precisamente Miscrosoft dice che solo lo 0.6% delle spese software della
> PA vanno verso di lei.  E questo dato, che qui supponiamo vero, deve far
> riflettere.  Nella PA si usa Windows e Office (spesso copiati, ma spesso
> no).  Se la spesa è così bassa, vuol dire che costano poco, rispetto al
> resto.

Beh io parlavo del fatturato di MS non di quello della PA, ma forse ho
confuso i dati pure io.
In ogni caso quello che conta e': le licenze software non sono la gran
parte della spesa, la gran parte la fa l'assistenza e la consulenza che
sta attorno a prodotti complessi come il software, le reti, ecc...
Quindi perche' ci si fa tanti problemi per ipergarantire un'economia
insignificante rispetto a quello che e' il mercato che gravita attorno
al software?

> Il rischio di tornare ad una situazione pre anni '90 è reale.  Il
> monopolio ha come vantaggio l'uniformità degli standard e
> l'interoperabilità, ad un livello che chi è vecchio del software non
> aveva mai visto prima.

standard? interoperabilita'? In regime di monopolio? Francesco mi sa che
stai facendo confusione!


> Per spingere il software libero nella PA bisgona saper rispondere in
> maniera seria ad almeno queste questioni:
> 
> 1) come riesco a mantenere e incrementare l'attuale livello di
>    interoperabilità?

Utilizzando standard aperti, documentati e non "estesi" (alla MS per
intenderci), evitando i cosiddetti "standard de facto" ma chiusi e per
niente standard.
E' l'unica strada.

> 2) come faccio a garantirmi da produttori che mi sbolognano soluzioni
>    su cui poi solo loro sapranno metter le mani?

L'unica possibilita' e' il codice sorgente e la possibilita' di
modificarlo, nessuno schema proprietario resiste ad un fallimento di una
societa'.

> 3) come faccio a garantirmi un prezzo equo?  Ora il prezzo equo di un
>    sistema operativo e applicativi lo so, c'è in ogni negozio.

Chi lo dice che il prezzo di OS e applicativi siano equi visto che non
c'e' concorrenza ??

Come fai a garantirti un prezzo equo su una consulenza o un programma
che fai sviluppare ad hoc?
In regime di libero mercato (termine che piace molto ultimamente :) il
prezzo e' sempre equo perche' livellato dalla concorrenza.
In regime di monopolio e' raramente equo.

> E non buttatevi a capofitto a rispondere.  Non sono domande ovvie.
> 
> Vogliono riposte pratiche, non speranze future.  Se il Comune X chiede
> una soluzione basata su Linux, e poi al primo problema serio scopre che
> non glielo sanno risolvere, rimane scottato, e non ci prova più.  È una
> situazione che è stata presentata al convegno cui ho partecipato, non è
> un'ipotesi teorica.

Invece se prova una soluzione basata su un prodotto proprietario e poi
rimane scottata che fa? Il problema qui e' che sia da la colpa al
sistema e non alla societa' che ha misvalutato la situazione che andava
ad affrontare (e a volte anche per colpa del cliente che tira fuori
requisiti aggiuntivi ed esigenze non banali DOPO che e' stato stabilito
cosa fare e che si e' gia' pianificato l'intervento).


Simo.

-- 
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