[Discussioni] Microsoft e lo shared source.
Carlo Daffara
cdaffara a mail.conecta.it
Gio 17 Ott 2002 19:13:59 CEST
On Wed, 16 Oct 2002, Leandro Noferini wrote:
> > I problemi li avranno piu' avanti, quando la loro spinta espansionistica
> > verso i mercati verticali
>
> Che sono i "mercati verticali"?
I mercati tipo ERP (enterprise resource planning), i gestionali mid/high
size, cose cosi'. Microsoft ha comprato due ditte, una specializata in ERP
e una in CRM. In questo modo andra' (quando avra' finito la migrazione su
.net dei programmi) direttamente in competizione con i suoi ex-partners,
che vendevano i loro programmi su piattaforme Microsoft. Adesso ovviamente
andranno in competizione, non solo con i grandi (Siebel, SAP, Peoplesoft,
ecc.) ma con le centinaia di software house che hanno sempre fatto la
fortuna di Microsoft. Adesso cominceranno a guardare altrove, visto che o
migrano a .net o non girera' piu' nulla.
>
> > li portera' in concorrenza con i loro ex-partner di canale; questo - e
> > la forzata migrazione a .net, che costa in termini di training e
> > risorse per la conversione del codice - sta rendendo meno inappetibile
> > la migrazione verso linux o java come piattaforme di sviluppo.
>
> Io credo che invece le contraddizioni non saranno solo tecniche perché
> ci metto anche la crisi del settore e le contraddizioni nella stretta
> sul diritto d'autore che sono costretti ad inventarsi (DMCA, EUCD, li si
> possono giudicare come ci pare ma sono assurdità) che non porteranno
> troppo bene.
La crisi del settore e' relativa; si sa gia' che nella fine 2003-inizio
2004 ci sara' un'altra ondata di acquisizioni hardware di notevole volume
(l'hardware e' un mercato ciclico, con durata dai 5 ai 7 anni massimo),
semplicemente Microsoft ha piu' soldi in banca e puo' resistere piu' a
lungo.
La parte legislativa non e' il vero problema- a lungo andare le
infrastrutture legislative sono ignorabili o evitabili se il vantaggio
economico e' significativo. Il problema e' di strategia a lungo termine; e
li' Microsoft e' gia' in grosse difficolta'.
L'idea originale (pensata nel 1998 o giu' di li') era:
- nel 2002-2005 tutti avranno una connessione permanente broadband
- nel futuro diventera' difficile far pagare un aggiornamento all'anno ai
clienti
- nel futuro il costo del software scendera', perche' diventera'
commodity (tralascio i riferimenti agli articoli, ma e' un fenomeno gia'
noto)
- allora tocca far pagare per l'uso reale dell'applicazione
quindi:
- creo una macchina virtuale che mi consenta di mandare pezzi di codice a
qualunque tipo di hardware
- creo un meccanismo di autenticazione forte per essere sicuro di cosa
l'utente guarda e fa
- scindo le applicazioni in moduli piccoli, e li mando on-demand
all'utente, facendolo pagare a consumo
- l'utente non deve poter controllare la macchina, altrimenti puo' saltare
le protezioni e non pagare
- i programmatori devono migrare tutto sulla nuova piattaforma, e cessare
lo sviluppo sulla vecchia
E Microsoft che fa?
- crea Passport per avere l'infrastruttura di autenticazione
- crea .net per il codice migrabile, e ipnotizza il mondo che il CLR e'
language-neutral per attirare i programmatori
- crea Palladium per impedire che la contabilizzazione sia evitabile (e
strizza l'occhio a Hollywood, cosi' loro creano il content con gli encoder
di Microsoft)
- dice chiaramente ai programmatori che o migrano o cambiano lavoro
- dice chiaramente che le vecchie platform di Windows non saranno piu'
supportate (cosi' anche se hai i programmi, il codice e i programmatori
non avrai il diritto di usarlo lo stesso).
Il problema e' che il broadband non c'e' e dove c'e' non va velocissimo e
non e' cosi' affidabile, che la migrazione a .net va troppo piano, e che
ai CIO non va tanto di buttare nel cestino investimenti per milioni di
euro solo perche' Microsoft ha deciso che NT non esiste piu'.
Allora si apre una finestra di opportunita' per il software libero,
perche' non ha questo genere di limitazioni, e perche' costa meno.
Inoltre, visto che gli sviluppatori devono comunque migrare altrove, si
guardano intorno e guardano a java o all'open/libre software in generale.
ciao
Carlo Daffara
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