[Discussioni]Assoli e la questione SCO
Leandro Noferini
lnoferin a cybervalley.org
Ven 19 Dic 2003 20:09:02 CET
Simo Sorce scriveva:
> > In questo caso si parla di violazione di copyright, cioè SCO a
> > questo punto rivendica il copyright su Linux e di conseguenza si
> > arroga il diritto di cambiare la licenza con cui questo viene
> > distribuito e chiede agli utenti di sottoscrivere una licenza, la
> > SCO IP License, della quale si parla su
> > http://www.caldera.com/scosource/linuxlicensefaq.html
>
> Mah mi è venuta in mente una piccola considerazione, per cui ora forse
> intuisco perchè SCO parla di queste simpatiche licenze, ma poi in
> realtà nessuno riesce a procurarsele.
>
> Ora se anche nel kernel ci fosse del codice di SCO, l'unico modo per
> SCO di rilasciare delle licenze è di permettere ai propri
> utenti/acqurenti l'uso del loro codice insieme al resto del kernel.
Evidente.
> Ma l'unico modo per farlo è aderire alla licenza GPL :-)
Perché?
> Quindi il primo cliente paga la loro cazzosissima licenza e poi
> distribuisce il codice ricevuto sotto GPL :-)
>
> Altrimenti SCO non può in alcun modo far pagare una licenza perchè se
> "rilasciasse" una licenza per l'uso del kernel che non fosse GPL
> compatibile, andrebbe contro i diritti di tutti gli sviluppatori che
> hanno rilasciato il resto del codice sotto GPL e la GPL stessa gli
> impedirebbe qualsiasi ulteriore redistribuzione del kernel.
Credo che il problema se lo siano posti e che la soluzione (non geniale)
sia stata questa: la licenza in verità non parla di "kernel" ma solo di
"poter usare la proprietà intellettuale di SCO contenuta nel kernel
Linux" (copio traducendo dalle FAQ di SCO). Ora io sono un attivista
della domenica (venerdì pomeriggio nel caso in atto) nel campo del
diritto d'autore ma la formula mi appare tutt'altro che chiara.
Tanto che anche il contratto con cui si stipula il tutto è coperto da
una clausola di non diffusione (ma i contratti non devono essere
pubblici?)
> Secondo voi regge? O sono io che sono rincoglionito perchè sono le 7
> del venerdì e sono ancora al lavoro?
Non ho ben chiaro ma evidentemente qualche problema esiste per vederli
costretti ad inventarsi una cosa del genere.
> > Prima domanda: perché SCO, essendosi accorta di tutto ciò, non ha
> > chiesto ora e subito la sospensione della distribuzione di Linux in
> > tutti gli Stati Uniti? L'ha fatto? Se no, perché no?
>
> Appunto! Perchè non può farlo senza mostra la violazione imho, non
> credo che nessun giudice si prenderebbe il rischio ... (e SCO non ha
> abbstanza soldi per garantire il pagamento dei danni in caso stia
> dicendo cazzate).
Uhmmmm, non sono molto convinto di questa tua analisi.
Quale rischio correrebbe in particolare il giudice?
> > Successivamente SCO intenta causa ad IBM perché quest'ultima avrebbe
> > usato per Linux codice proveniente da Unix SysV e dato in cessione
> > per essere usato su AIX. Il codice in questione sarebbe quello
> > precedentemente individuato come quello "copiato" da Unix SysV. La
> > causa però non sarebbe relativa alla copia illecita ma al non
> > rispetto del contratto che legava le due società.
>
> non si tratta esattamente di copia di codice, ma di rivelazione di
> segrato industriale in violazione di accordi di non diffusione secondo
> SCO.
Sì, ma tornando alla ciccia, concretamente come si configura un reato
del genere?
--
Ciao
leandro
Lei è come tutti i dilettanti: le importa far qualcosa piuttosto che
qualcosa sia fatto.
(Goethe - Le affinità elettive)
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