[Discussioni] Articolo de Il Nuovo.
jo
mathop a interfree.it
Sab 11 Gen 2003 16:39:32 CET
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rispondo a questa mail per nn rispondere ad altre.
Sono d'accordo su quanto risponde simo. Nn continuero' il discorso oltre
per rispetto alla lista, malgrado la tentazione sia quella di "urlare"
anco solo contro l'idea che affermare "non ho colore" significhi sul
serio non averne.
Un commento sulla mail mandata al giornale.
On Fri, 10 Jan 2003 21:59:50 +0100
Carlo Strozzi <carlos a texne.com> wrote:
> In conclusione, mentre è piuttosto facile utilizzare il termine
> "no-global" a sproposito, lo è meno il rendersi conto del fatto che
> Linux è innanzi tutto un prodotto della globalizzazione. Senza
> Internet e senza la possibilità di comunicare globalmente e
> liberamente esso non sarebbe mai nato. Non a caso la sua storia
> iniziata nei primi anni '90, in concomitanza con la diffusione di
> massa della grande Rete. Linux è figlio degli aspetti più positivi e
> straordinari della globalizzazione. Naturalmente ci sono coloro che da
> questa globalizzazione cercano di trarre unicamente grandi profitti
> personali, a discapito della collettività e delle regole democratiche.
> In questo senso, ovvero in quanto prodotto della libertà di
> espressione e di comunicazione allora forse Linux può essere
> "no-global".
nn sono per nulla d'accordo, rispetto a come e' costruito tutto il
paragrafo, credo che causi e rispecchi (stranamente) confusione.
GNU/Linux NON e' globalizzazione. NON e' nato grazie alla
globalizazione. NON ha fatto nascere la globalizzazione. NON esisteva la
globalizzazione quando e' nato linux.
"Globalizzazzione" e' un soprattutto un concetto economico, e come tale
la parola diventa, anche se nessuno la ha ficcata in un disionario o una
licenza, una sorta di nome da 'maiuscolare' proprio di un modo di vivere
le culture, le economie e la societa'. Modo che mi pare proprio sia
lontano mille miglia da tutto quello che e' la nascita e lo sviluppo
fino a oggi di Linux.
Il fatto che apziende come IBM e altri tiano adottando Linux e', *per
fortuna*, sintomo del fatto che anche con un diverso approccio
economicopoliticosociale, e' possilbile vincere. O, se preferite uno
slogan dei giorni nostri e in tema con l'articolo del Nuovo, dimostra
che "un mondo diverso e' possibile".
Linux e' figlio dell'amore e della determinazione di una persona, che ha
saputo dare agli altri e coinvolgere gli altri. La rete e' figlia di
amori simili: amore di ricercatori e universita', ma anche militari, e
*per ultima* l'economia. Ed e' solo quest'ultima che ha creato, prima
nei mercati poi in rete, l'associazione ad un concetto bene preciso
della parola Globalizzazione.
Per me Globalizzazione e' vedere a marrakech le barbie alla Medina. E'
vedere a Mohamed, 750 kilometri verso l'algeria, dove la gente nn ha la
casa, sull'ultimo muro prima del deserto, due insegne: cocacola e
nestle'. Questa globalizzazione non mi piace e non mi appartiene, non
appartiene ai noglobal, non appartiene a linux.
j
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