[Discussioni]convegno open source e PA
Francesco Potorti`
pot a softwarelibero.it
Gio 19 Giu 2003 20:56:07 CEST
Carlo Strozzi:
>Ma manco per idea. La vita concreta cambia a seconda del cambiare
>della qualita' *dell'hardware*. Infatti è cambiata in modo radicale
>quando sono stati inventati i torchi per la stampa dei libri. Dopodichè
>il "salto" dal torchio a mano a quello a controllo numerico non è
>altrettanto rivoluzionario. Le idee e gli algoritmi "in quanto tali" non
>si mangiano. Per "mangiarli" bisogna usarli per far crescere le patate.
>
>Nel software non c'è più innovazione di quanta ve ne possa essere nei
>Promessi Sposi o nella Divina Commedia. Non dico che non ve ne sia, ma
>la natura di questo tipo di innovazione non va confusa con l'innovazione
>tecnologica. Il teorema di Pitagora non può essere considerato innovazione
>*tecnologica*. Magari *logica*, ma il "tecno" è di troppo. L'evoluzione
>culturale favorisce e determina quella tecnologica, e quest'ultima a sua volta
>può avere ricadute positive su quella culturale. Ma le due cose sono ben
>distinte.
Trovo queste osservazioni molto interessanti. Naturalmente qualcun
altro le troverà ovvie, e qualcun altro ancora fasulle :-)
C'è un però, però :-)
Io ho sempre associato istintivamente il software alla tecnologia perché
*per me progettista* (non per la società, non per l'utente) sono la
stessa cosa. Ho studiato ingegneria, e i neuroni che usavo per scrivere
un programma erano gli stessi che usavo per disegnare un pezzo
meccanico, o per calcolare il guadagno di un'antenna, o per valutare
l'impedenza di una linea elettrica, o per dimensionare una trave. Il
tipo di mentalità necessaria per queste cose è simile.
Oggi associo ancora il software alla tecnologia *come utente* per come
cambia la mia vita: passo buona parte del mio tempo da sveglio davanti
ad un computer, ed il modo in cui si comporta (determinato
essenzialmente dal software) è per me la realtà, ed influenza la mia
vita. Questa mia esperienza, che è di molti di voi, domani potrebbe
essere della maggior parte delle persone, perché l'elettronica e
l'informatica diventano sempre più pervasive.
Come si mettono insieme queste mie sensazioni con il tuo ragionamento?
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