[Discussioni]convegno open source e PA
Marco Ermini
markoer a usa.net
Gio 19 Giu 2003 21:51:34 CEST
On Thu, 19 Jun 2003 20:23:19 +0200, Carlo Strozzi <carlos a linux.it> wrote:
[...]
> Ma manco per idea. La vita concreta cambia a seconda del cambiare
> della qualita' *dell'hardware*.
Sono vere entrambe le cose, Carlo. Se oggi scrivessimo software come si
faceva 10 o 15 anni fa, tutto il nostro mondo sarebbe informatizzato
nemmeno la meta' di come lo e' adesso.
> Infatti è cambiata in modo radicale
> quando sono stati inventati i torchi per la stampa dei libri. Dopodichè
> il "salto" dal torchio a mano a quello a controllo numerico non è
> altrettanto rivoluzionario.
Non stiamo discutendo di cosa sia "piu' o meno" rivoluzionario. E' una bella
discussione, ma non c'entra nulla. Il topic era: se il software ha degli
innovatori.
Ho l'impressione che per te lo sviluppo software e' un mondo unico tutto
grigio. Forse deriva dalla tua formazione, o magari non sei un programmatore
(non ne ho idea, scusami se faccio supposizioni senza presupposti). Ti
assicuro che non e' cosi'.
> Le idee e gli algoritmi "in quanto tali" non
> si mangiano. Per "mangiarli" bisogna usarli per far crescere le patate.
Se non fossero state inventate certe tecnologie software, non esisterebbe
l'home banking, perche' anche se l'hardware e' potentissimo, deve esistere
una tecnologia software che rende ACID una transazione - fatti un giro su
otn.oracle.com, nella parte del"middleware company", e sul sito
rational.com.
Sono le tecniche di programmazione (e di debugging, deployment, ecc...) che
rendono possibili l'esistenza di certi software e quindi la possibilita'
concreta per noi di fare o non fare certe cose. L'Apollo 11 e' andato sulla
luna con un computer paragonabile ad un odierno 286, mentre l'Ariane 4 e'
esploso per colpa di un errato test del software:
http://archive.eiffel.com/doc/manuals/technology/contract/ariane/
> Nel software non c'è più innovazione di quanta ve ne possa essere nei
> Promessi Sposi o nella Divina Commedia. Non dico che non ve ne sia, ma
> la natura di questo tipo di innovazione non va confusa con l'innovazione
> tecnologica.
Sei sicuro di non pensare questo perche' in fondo non sei cosi' esperto di
tecniche di modellazione del software?
Io, di per contro, non voglio dire che sia una scienza esatta come lo e' la
matematica (per quanto anch'essa si evolve per contributi teorici e quindi
ha anch'essa i suoi innovatori). Voglio dire che, al giorno d'oggi, *tende*
ad esserlo, e se non lo e' non e' perche' la produzione del software non
possa esserlo, ma perche' in molti ambienti non e' cosi' considerata.
[...]
> Un sw è innovativo solo nella misura in cui fa funzionare una macchina
> innovativa.
[...]
Un sw puo' essere innovativo se ti fa fare, sulla stessa macchina, molto di
piu', in meno tempo e piu' facilmente.
> > Quindi *bisogna* definire il concetto di "innovazione" nel contesto del
> > software, e l'unico modo per farlo e' partire da fatti concreti e da li'
>
> Se si riconoscesse una volta per tutte che "sw == scrittura", allora
> il concetto è già belle che definito.
Purtroppo e' sempre meno cosi'. Se lo si smettesse di reiterare questa
cantilena, si smetterebbe di mangiare la polvere
> > astrarre le categorie (almeno io, che mi considero materialista, lo
> > ritengo il miglior modo di ragionare). Nel software puoi pensare a cosa
> > abbia
>
> Non ti è mai capitato di scrivere un pezzo di sw e di provare emozione
> per il risultato ? Perchè se non ti è mai capitato allora si spiega il
> tuo ragionamento, ma se ti è capitato allora ti contraddici. Perchè
> se ti è capitato allora ti renderai conto che è difficile immaginare
> che si tratti di un'emozione di natura diversa da quella che prova uno
> scrittore di fronte ad una propria poesia, fosse anche solo una poesia
> di tre righe. Stessa cosa per una ricetta di cucina, un brano musicale,
> e così via.
E l'emozione che prova il contadino dopo che ha osservato il suo campo arato
e le sue piante cresciute, o quella che prova il pasticciere dopo aver
creato una torta di nozze, o quella che prova l'operaio dopo aver visto
quanti pezzi ha fatto oggi in catena (se, magari), o quella che prova
Berlusconi quando legge i suoi estratti conti dalla Svizzera?
L'emozione che uno prova vedendo il suo operato lo trasforma in artista?
forse, ma che c'entra tutto questo?
Forse bisogna liberarsi da questa logora concezione romantica del software.
NON E' PIU' COSI' e lo sara' sempre meno. Gia' oggi il software significa 10
indiani che interagiscono tra Rational Rose e SourceSafe e generano
automaticamente il backend Java partendo da una descrizione in UML.
Il vero lavoro artistico lo si avra' quando uno potra' dire "computer,
generami un server web, aggiungi 10 domini e 20 alias di posta" (o qualcosa
di meno "strettamente tecnico"). Non ci siamo nemmeno tanto lontani. E
questo non te lo permettera' l'hardware piu' potente, ma le tecnologie
sempre piu' sofisticate di modellazione del software.
[...]
> > Quando e' stata inventata l'integrita' referenziale nei database, chi
> > l'ha inventata ha portato un'innivazione perche' ha inventato nuovi modi
> > di programmare le applicazioni e tutti i concorrenti hanno dovuto
> > adeguarsi. Quindi, chi l'ha inventata (e si parla sia di software
> > scritto sulla tastiera che di concetti) e' un innovatore.
>
> Non è stato più innovatore di Propp, quello che ha codificato le
> "funzioni delle fiabe":
Cosa c'entra? Propp ha decodificato i paradigmi linguistici e archetipici di
cui sono composte le fiabe, ha proposto un'interpretazione, non ha mica
inventato nulla. Non ho capito cosa c'incastra.
[...]
> Credimi, non appena si "scava un pò" si scopre come l'equazione
> "sw == tecnologia" fa acqua da tutte le parti, e rischia di diventare
> la Grande Menzogna del XXI Secolo.
[...]
Se si "scava" sulle moderne tecnologie di modellazione del software, si
scopre che ci sono branche di ricerca che il software libero non sta filando
manco di striscio. E' questa la cosa piu' spaventosa, insieme al fatto che
tali sostenitori del sw libero poi si *vantano* di non interessarsi a queste
cose, con la puerile scusa che la creazione del sw sia un procedimento
artistico.
Bisognerebbe capire, prima di fare la fine dei signori della terra
inglesi, che ormai la rivoluzione industriale sta avanzando, e il
feudalesimo dell'artigianato del sw sta finendo.
ciao
--
Marco Ermini
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Perche' perdere tempo ad imparare quando l'ignoranza e' istantanea? (Hobbes)
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