[Discussioni]convegno open source e PA

[Stefano Maffulli]

On Thu, 2003-06-19 at 19:19, Davide Dozza wrote:
> Secondo me occorre proprio che arrivi un messaggio dall'alto che cambi 
> queste pessime abitudini ed il software libero, con la sua etica, può 
> aiutare a creare una consapevolezza diversa dello spendere i quattrini 
> pubblici.

La "questione informatica" nella PA, come del resto anche per le aziende
e le famiglie, e` *principalmente* una questione culturale.  Ha ragione
Fuggetta a dire che il problema risiede  nell'approvviggionamento e nei
processi di gestione della res publica, ma lo status quo deve essere
cambiato.  E puo` cambiare solo attraverso un approccio "culturale": la
GNU GPL non e` una licenza come le altre, una tra le tante proprietarie,
ma un modo per creare valore distribuendo conoscenza.  

E` orribilmente sbagliato considerare (come ha fatto la commissione) il
software libero un "metodo per sviluppare software", in quanto e`
banalmente dimostrabile che quasi mai dietro ad un programma con licenza
libera c'e' un "gruppo di sviluppatori da camera da letto".  Banale
dimostrarlo, banale la fonte di tale informazione (l'ingiustamente
osannato "The cathedral and the bazaar" dell'hacker sfigato).

Suggerire il software libero come forma privilegiata di acquisizione di
software per la PA deve essere un'azione condotta di pari passo con la
formazione per il dirigente di turno che invece di fare un bando di gara
per l'ennesimo sviluppo di software, dovra` e potra` fare un bando per
l'assistenza, la formazione, l'adattamento (la traduzione in inglese e
in dialetto, se continuiamo con questo andazzo) e molto probabilmente
potra` lasciare invariati gli importi di gara.  Infatti non sono
convinto che il software libero sia *sempre* piu` economico. E`, pero`,
*sempre* piu` giusto economicamente e anche socialmente!

Di questo problema culturale la Commissione non ha neanche scalfito la
superficie, e il rapporto e` permeato dalla prima all'ultima pagina di
un approccio al software legato alle logiche di "pacchetto" e comunque
proprietarie (si vedano le conclusioni e i suggerimenti su come
valutare il "value for money" --in italiano "valutazione economica
degli investimenti", volgarmente l'"affare")... avremo modo di parlare
approfonditamente anche di questo.

a presto
stef
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