[Discussioni]Re: [Cc-it] Musica e licenze CreativeCommons [era
l-i-b-e-r-o a libero.it
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Gio 20 Nov 2003 19:30:06 CET
> l> Prima bisogna capire qual'è la verità, poi si può discutere su
> l> come cambiarla: la diatriba è partita da una diversa visione
> l> della realtà.
>
> Certo. Quindi mi confermi che la realta` non e` universale. Se non
> e` universale la realta`, come possono esserlo le opinioni su di essa?
Guarda, con Paolo Conte (non il cantante :-)), abbiamo continuato a lungo in privato, ed amabilmente, una discussione inerente al concetto di giustizia: sono disposto a farne un'altra con te, circa il concetto di universalità. Tuttavia, in questo caso, con "universale", ho inteso riferirmi a "tutte le opinioni inerenti a questo tema reperibili sui siti web".
Ti basta mettere on-line una pagina in cui mi smentisci e hai vinto. ;-D
Non serve appellarsi al concetto filosofico. :-D
> Se quelle opinioni arrivano solo da artisti affermati e da direttori
> di grandi aziende e associazioni del settore, si`.
> Se quelle opinioni arrivano anche da emergenti (i *veri* emergenti,
> non quelli che si sono gia` fatti i loro bravi anni nella scuderia di
> qualche grande casa discografica e sono un po' restii a tentare altre
> strade) e/o dalle piccole case discografiche, riparliamone.
E riparliamone allora: nel carrozzone (nessuno escluso) è opinione comune.
> Se entri nei dettagli possiamo parlarne e discuterne.
Beh... tutto ha un prezzo: prodursi una demo, farla ascoltare alla persona giusta,
farla incartare dalla persona giusta, farsi appoggiare per partecipare a questo o quel concorso
(un sottobosco spaventoso), farsi votare a questo o a quel concorso, farsi produrre...
non solo vendi la tua dignità, ma paghi per farlo... e se i soldi non bastano che dai?
La tua bellezza, la tua giovinezza, la tua spregiudicatezza...
(e c'è anche una contaminazione nei settori: il libro più venduto è quello di Melissa P.),
a meno che non ti appoggi la camorra, in quel caso è lei che paga per te... e ti compra anche tutti i dischi prima che escano in negozio:
così ti danno il disco di platino solo sulla base delle prenotazioni (ti basti il nome: Gigi).
Potrei continuare per ore: il punto è che la musica è sottoposta a leggi non scritte ancora più ferree di quelle scritte (non a caso la mafia è un ordinamento giuridico, uno Stato nello Stato).
I programmatori stanno in un limbo: sono marcati a zona, intendi? Possono farsi valere di più.
Duqnue, secondo me, fare paragoni, è un po' azzardato.
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