[Discussioni] Mosaico, GecoProject e i gestionali

Giangi lug.rimini a email.it
Gio 22 Apr 2004 20:18:57 CEST


> Io sono convinto che il prodotto deve essere diffuso dalle stesse 
> aziende che ora vendono software proprietario.
> Darlo "subito" come GPL può essere un ostacolo.
>
> Esempio "Come, io dovrei dare gratis le mie PREZIOSISSIME 
> personalizzazion che DA SOLE valgono più di tutto il prodotto... che 
> c'è la mia GRANDE E PREZIOSISSIMA esperienza". Entro nella logica 
> becera imperante . Ho tenuto una presentazione in un convegno 
> sull'open source, i partecipanti erano quasi tutte aziende di 
> software,  e questi ragionamenti erano il minimo...
>
> Sarei propenso a rilasciarlo inizialmente proprio con una licenza 
> stile BSD per renderlo "un cavallo di troia".
>
> Naturalmente questo varrà per la v1. La v2 (che ci sarà sicuramente se 
> il prodotto attecchisce) sarà GPL. A quel punto... chi si è vincolato 
> (o a cominciato ad assaggiare il gusto del sofware free e/o open) 
> dovrà scegliere se...
>
> Mangiarsi la finestra o saltare nella minestra!
>
Io sono convinto di due cose:
1) da come la vedo io il binomio Software libero - trasparenza è 
inscindibile. Se tu sei un'azienda e vuoi cercare di lanciare il tuo 
podrotto puoi usare tutte le tattiche (lecite) di questo mondo compresi 
i cambi di licenza in corsa; se invece vuoi sviluppare software libero 
non mi puoi venire a raccontare che è bello e giusto cercare di fregare 
le aziende che producono software proprietario e i loro evntuali 
clienti.... se poi si inizia a diffondere la voce che l'intenzione è 
questa, il progetto è già morto prima di partire
2) se vuoi attrarre una comunità la GPL è quasi d'obbligo, ti mette al 
sicuro dal fatto di "lavorare per gli altri" e invece ti assiucara di 
"lavorare per tutti" perché fintanto che la GPL ha una valenza il 
software non può avere padroni, i rami di BSD, X, ed altri, sì! Guarda 
caso i vari BSD sono rimasti in piccole comunità chiuse mentre Linux 
proprio grazie all'apertura non selettiva verso la comunità è diventato 
quello che oggi conosciamo (per sviluppo e diffusione).

Se non si è capito la proposta non mi piace per niente e se fossi uno 
sviluppatore non so quanto mi fiderei di chi vuole lanciare il mio 
lavoro come un "cavallo di troia"... che assomiglia un po' troppo al 
nome di un virus...
Ripeto: la volontarietà è fondamentale nell'Open Source, non ho mai 
sentito di aziende costrette (nemmeno dagli eventi) ad abbandonare i 
sistemi proprietati per l'open source.

Ciao
Giangi




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