[Discussioni] Re: Nuove licenze italiane anche per il software
Francesco Potorti`
pot a potorti.it
Mar 14 Dic 2004 10:37:17 CET
Christian Surchi:
>>> Poi mi dirai dove hai letto tutte queste cose sulla perfezione, la panacea
>>> di tutti i mali ecc. :-)
>>
>> Tu hai affermato che le nuove licenze risolvono almeno 200mila
>> situazioni. Adottare una licenza non mi pare garanzia di nessun tipo
[...]
Valentina Parisi:
>"La panacea di tutti i mali", "la perfezione", "la licenza a prova di
>bomba": ma tu, queste cose le hai lette da qualche parte o te le stai
>inventando tanto per passare il tempo? :-)
Veramente stava citando un tuo messaggio :-)
A parte i battibecchi, inevitabili in discussioni così accese, vorrei
aggiungere un argomento serio:
Valentina Parisi:
>>> Significa che se un autore iscritto alla SIAE adotta una licenza
>>> libera e sulla base di quella licenza libera, ad esempio, si crea
>>> una catena di opere derivate, poi tutta quella produzione cadrà
>>> sotto copyright.
Christian Surchi:
>> Piu' che altro per me non e' chiaro. Vuoi forse dire che altrimenti il
>> tutto ricade al di fuori del copyright? Cos'e' questa contrapposizione
>> tra copyright e licenze libere?
Christian ha ragione, direi. Nella foga della discussione Valentina
spesso tende implicitamente a contrapporre le "opere sotto copyright"
alle "licenze libere", il che è scorretto: ovviamente le licenze libere
si basano sulle leggi sul diritto d'autore, e un programma libero è
un'opera sotto copyright.
Il significato del discorso a me era ugualmente chiaro: Valentina
dicendo "sotto copyright" intendeva "con tutti i diritti riservati", ma
in queste discussioni è bene fare attenzione ai dettagli e usare le
terminologie corrette, per quanto è possibile, per evitare presenti e
future confusioni.
Se poi quanto ho interpretato del discorso di Valentina non è vero,
allora vuol dire che la confusione regna sovrana :-)
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