[Discussioni] domanda sugli standard
Francesco Potorti`
pot a softwarelibero.it
Gio 9 Set 2004 13:53:05 CEST
Giacomo Cosenza:
>- il processo di sviluppo dello standard consente di classificare gli
>standard tra de iure e de facto. Se nel processo di definizione dello
>standard sono coinvolte istituzioni o organizzazione super partes allora
>siamo di fronte ad uno standard de iure, se invece sono iniziative
>private, se otterranno il cosiddetto net-effect allora saranno standard
>de facto, se invece non lo ottengo sono solamente formati/protocolli
>proprietari. In altre parole finchè non si affermano non sono de iure e
>non sono ancora de facto;
Sì, è un riassunto completo dei termini normalmente usati.
>- poi ci sono i risultati del processo di definizione dello standard. se
>il risultato (le specifiche) del processo è accessibili e liberamente
>implementabile allora tale standard, è anche aperti, indipendentemente
>dal fatto che siano de iure, de facto oppure ne l'uno ne l'altro (mi
>riferisco al caso in cui un'azienda privata definisca determinati
>formati/protocolli e li renda liberamente implementabili prima che
>diventino standard de facto.
È uno dei significati fondamentali che si dà a "standard aperto", anche
se non ne esiste una definizione universalmente accettata.
>- infine ci sono gli standard de facto proprietari, connotati da un
>processo proprietario di definizione delle specifiche, da un net-effect
>che le renda effettivamente uno standard di riferimento e dal fatto che
>le specifiche non sono pubblicate, ma possono comunque essere
>implementate (a forza di reverse engineering, stile il connector di
>evolution per intenderci);
Sì, è quello che spesso si intende come standard di fatto chiuso o
proprietario.
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