[Discussioni] LinuxWorldExpo: a proposito della cantina.

Michele Sciabarra' msciab a eprometeus.com
Mar 28 Set 2004 21:11:50 CEST


>On Sat, 25 Sep 2004 17:10:47 +0200, Michele Sciabarra'
><msciab a eprometeus.com> wrote:
>  
>
>>[...]  I dettagli qui:
>>
>>        http://michele.sciabarra.com/page/LeScuseDelLinuxWorldExpo
>>    
>>
>
>Qui leggo:
>
>      "Chi è venuto a Milano al Linux World avrà notato che le organizzazioni
>       non profit (per esempio, la Free Software Foundation, il Progetto
>       Lazzaro, OpenLabs, etc)"
>
>Tale frase non rende giustizia l'accostamento tra FSFE (nel testo
>dimentichi Europe) e  il 'progetto Lazzaro'.  Se c'è una critica forte
>da muovere verso l'organizzazione del LWE è quella di aver inserito
>enti for-profit tra i non-profit.
>  
>
Mi dispiace di questo e ho subito corretto il testo. Onestamente ho 
sempre pensato che il Didasca, che mi ha offerto uno spazio gratuito per 
presentare il mio video corso linux, fosse una organizzazione no-profit, 
una associazione culturale come OpenLabs. 

Il video corso, di cui c'è solo gnome per ora, per evitare ulteriori 
equivoci, è fin d'ora scaricabile da qui.

   http://zeus.eprometeus.com/videocorsolinux.tar.gz

Licenza GPL

>Il progetto Lazzaro è un'iniziativa totalmente for-profit, con tanto
>di convenzioni economiche con il MIUR, gestita da Didasca (stesso nome
>sia per l'associazione culturale che per la srl, che anche se non
>volutamente ambigua certo confonde).
>  
>
Che io sappia, il progetto lazzaro è gestito da un'altra ditta che non 
si chiama Didasca ma questo lo potrà chiarire meglio il prof Carugo.

>Non ho problemi con chi fa soldi appoggiandosi al progetto GNU e alla
>sua comunità, ma ciò che è assolutamente intollerabile è la confusione
>tra ciò che è attività commerciale e ciò che non è.
>  
>
Mi piacerebbe che fosse così semplice, ma sfortunatamente pure la vostra 
vendita di magliette, strettamente parlando, è attività commerciale. 
Semmai la differenza è il fine ultimo, ma come fai a stabilire davvero 
quale è il fine ultimo? Anche associazioni come la FAO hanno come fine 
combattere la fame nel mondo, ma si vocifera che i loro dipendenti e 
dirigenti percepiscano stipendi miliardari...

>Chiedo quindi a tutti i LUG impegnati nell'organizzazione del prossimo
>Linuxday di evitare di regalare spazi commerciali alle aziende che
>rifiuteranno di distinguere le attività che svolgono con e per la
>comunità e quelle che invece svolgono aldifuori dei nostri valori.
>Per esempio, se SUN vuole avere uno spazio (come accaduto a Milano
>l'anno scorso) che venga a parlarci dei suoi investimenti in GNOME,
>del suo OOo; e che gli sia chiaramente impedito di portare demo di
>JDS e StarOffice!  IBM venga a parlarci di come sviluppa gcc o
>contribuisce a samba; e non ci faccia vedere WebSphere.  Altrimenti
>che vadano a SMAU, dove i costi sono radicalmente diversi.
>  
>
Sfortunatamente era il Linux World, e non il Free Software World... Non 
ho problemi a dire che l'organizzazione del Linux World mi ha parlato 
della importanza della "soddisfazione degli espositori, che pagano"; 
GoWireless è senza dubbio alcuno una azienda "for-profit". Ma io gli ho 
ricordato che occorre anche tenere presente della "soddisfazione dei 
visitatori", che sono in larga parte animati ANCHE di un ideale, e che 
se non vengono loro, non ci saranno espositori che pagano la prossima 
volta....




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