[Discussioni] Confutazioni punto per punto
Michele Sciabarra'
msciab a eprometeus.com
Mer 29 Set 2004 18:31:00 CEST
>>La mia contro argomentazione "siccome il codice Open Source manifesta
>>una maggiore qualità e manutenibilità per la sua stessa natura di essere
>>Open, e quindi scritto per essere letto e modificato da altri, mentre il
>>sw closed di solito ha una qualità che va dal pessimo all'orrido
>>(specialmente quello fatto su commessa per un cliente che si vuole
>>prendere al laccio), di fatto le PA beneficerebbero dal richiedere
>>processi open source nello sviluppo del loro software, invece di
>>chiederne semplicmetne di esserne proprietarie senza controllo".
>>
>>
>Questa e` una affermazione generica non provata, e che per il primo
>aspetto, la qualita`, e` palesemente falsa in un sacco di casi.
>
>
Concordo pienamente. MOLTISSIMI sofware open source hanno una qualità
del codice molto bassa.
Ma per ALCUNI PROGETTI, che rappresentano lo stato dell'arte, (Linux,
Apache. Jboss, phpBB etc) e di cui ho visionato il codice, si crea un
circolo virtuoso
1. molta gente che vuol contribuire
2. -> necessità di abbassare la soglia di ingresso per contribuire
3. -> miglioramento della qualità del codice
4. -> aumento del numero di contributori
Mi riferivo a questo e non in generale. Mi rendo conto della genericità
dell'affermazione ma io volevo dire più semplicemente
- invece di fare 10mila progetti custom che fanno la stessa cosa, tutti
di proprietà delle PA, con qualità di codice bassa che preculde il
riutilizzo
- sarebbero opportuno avere pochi progetti ben scritti, che adottando le
pratiche open source favoriscano l'innestarsi del circolo virtuoso suddetto
Ho discusso a lungo in vari miei interventi che la misura del successo
di un progetto open source è direttamente proporzionale alla comunità
che raccoglie intorno. Non per nulla l'obiettivo primario della Apache
Foundation (come chiaramente espresso da Stefano Mazzocchi in alcuni
suoi scritti) è incubare COMUNITA' prima che progetti software.
Sperando di aver meglio chiarito il mio intendimento, ringrazio comunque
dell'osservazione, che è corretta.
>Se questa e` la risposta al prof. Fuggetta riguardo la sua precedente
>affermazione gli sara` estremamente semplice dimostrare, come fa spesso
>e con efficacia, che vengono usate a sostegno dell'Open Source (uso il
>termine proprio per indicare la modalita` di sviluppo) delle
>argomentazioni deboli e scarsamente basati sui fatti. (idem per quelle
>che dicono che costa meno).
>
>
Spero che come ho riespresso l'argomentazione originale, sia presentata
in maniera più forte e condivisibile.
>Il punto essenziale della questione infatti ha poco a che fare con i
>vantaggi tecnici del software libero quanto con quelli politici. Quello
>che il prof. Fuggetta tende a sottolineare e` che i primi non sono poi
>cosi` sicuri, ed in questo ha ragione, perlomeno ancora non mi pare ci
>siano evidenze cosi` chiare.
>
>
Da tecnico, ho sempre adottato il sw open source per motivi tecnici, che
ritengo validi, e sono molto interessato ai primi (tecnici) che non
politici (i secondi). Anzi onestamente se si usasse il sw open source
solo per motivi politici.. credo che cambierei mestiere. Molto più
semplicemente mi sembra ragionevole che, assodati i primi, si
considerino anche i secondi.
>I secondi sono pero` di natura completamente diversa. La pubblica
>amministrazione dovrebbe essere guidata da una strategia politica di
>ampio respiro, l'uso di software libero qui ha un significato preciso
>che vuol dire che l'accesso e` consentito a tutti e che i soldi spesi
>sono rimessi a disposizione dei cittadini.
>
>
Pienamente d'accordo, ma ripeto, NON credo che il valore dell'open
source sia solo politico. A questo punto cito una frase di Fuggetta "se
dite che la scelta di usare il sofware open source è una faccenda di
politici, è come dire che il ministro della sanità non si deve
interessare dei progressi della medicina". Io credo che il modello open
source produca buoni risultati, se BEN adottato, e Linux Apache Firefox
sono tre esempi immediati che mi vengono in mente, e sono risultati
TECNICI prima che politici.
>Quello che si deve contestare e` il fatto che la PA proprietarizzi il
>software che fa sviluppare coi soldi dei contribuenti. Se e` vero che
>per lei non cambia nulla perche' gia` ha la proprieta` del software che
>sviluppa, cambia molto per chi quel software puo` riusarlo, adattarlo.
>
>
Appunto! Sta confermando la mia tesi. Adottare processi open PUO' (e non
è detto che debba, ma PUO' e si può con adeguata gestione favorirlo al
meglio) produrre migliore qualità e maggior manutenibilità e quindi
maggior riuso del sw. Ed è un vantaggio tecnico prima che politico (ma
anche politico se vogliamo)
>E visto che per lei non cambia niente di certo metterlo a disposizione
>di tutti non potra` certo diminuire lo scarssissimo riuso che del
>software sviluppato per la pubblica amministrazione viene fatto.
>
>
Siamo sulla stessa lunghezza d'onda.
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