[Discussioni] L'espresso sul "copyleft"

[Marco]

On Tue, 15 Feb 2005 10:12:21 +0100, Franco Vite <franco a firenze.linux.it> wrote:
> http://www.espressonline.it/eol/free/jsp/detail.jsp%3Fm1s%3Dnull%26m2s%3Dt%26idCategory%3D4801%26idContent%3D807351
> 
> Fantastico: in un articolo sul "copyleft" riescono a parlare di tutto
> (ad iniziare, ovviamente, di Microsoft e Bill Gates, nominato 7 volte),
> ma non di Richard Stalmann (che, fino a prova contraria, è l'inventore
> del termine, alemeno in questo contesto), non di (GNU/)Linux, non di
> Torvalds, non di software libero.
> 
> Che schifo che fa sta gente...

Ho letto l'articolo e devo dire, onestamente, di averlo trovato
discretamente ben fatto e ben argomentato, sicuramente molto
esplicativo per un neofita che si avvicina all'argomento del copyleft,
inteso in senso meno stretto della tua visione integralista, e delle
sue possibili applicazioni in settori che vanno al di là del software.

Si parla di "condivisione" e "libera circolazione del sapere", si fa
riflettere nemmeno troppo velatamente sulla politica di personaggi
come Gates, sui brevetti e sulla situazione del dirititto d'autore ai
giorni nostri.

Ora, vorrei capire una cosa, quando un giornalista cerca di fare un
buon articolo su questi argomenti (perchè questo è stato fatto, un
buon articolo), ma non dedica qualche paragrafo a Stallman e al
progetto GNU, parlando di realtà che possiamo ormai considerare quasi
marginali al tema trattato, vista la sua applicazione e la sua chiave
di lettura nell'articolo stesso, vuol dire che non sa di cosa sta
parlando?

O vuol dire forse che sta tentando di creare un nuovo approccio a
tutto questo, che aiuti anche un "non addetto ai lavori" a
comprenderne l'importanza, senza dargli in pasto la solita storiella
"qui c'è il pinguino, qui c'è il dio in terra e li c'è il male" che,
di base, non gli servivrà a nulla.

Cerchiamo di non restare chiusi nel nostro "piccolo" mondo.