[Discussioni] Software libero nelle scuole
Roberto Galoppini
galoppini a acmesolutions.it
Mer 25 Gen 2006 08:57:10 CET
Francesca Campora wrote:
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> Tutta questa pappardella punta a dire che bisogna raggiungere il mondo
> della scuola attraverso i "suoi" canali di comunicazione ed un esempio
> possono essere le riviste di didattica e raggiungerle è difficoltoso.
> Ribadisco il concetto: a scuola ogni infrastruttura o ambiente tecnologico
> ha l'obiettivo preciso di mutare dei comportamenti e di costruire
> competenze e, ogni volta che andiamo a valutare quel percorso, ci viene
> chiesto di valutarlo dal punto di vista del suo impatto educativo con
> risultati tangibili.
> L'esempio di Eduknoppix che ha raggiunto Indire che è un istituto di
> ricerca istituzionale in campo educativo è quell'Esempio. Gli sforzi fatti
> per inserire i software liberi, quali Tux Paint, Gcompris, DrGeo nella
> banca dati Indire è un altro esempio. L'esempio dell'IRRE Lombardia che ha
> utilizzato ILIAS ed ha parlato di software open source per le
> sperimentazioni è un altro. L'Usr Abruzzo......e così via,ce ne sono
> tantissimi.
> La strada è sempre stata in salita...............e lo dimostrano i
> progetti che il Miur ha comunque realizzato con IBM e con altri, li hanno
> fatti direte voi, noi lo dicevamo da anni:) NOI....ma chi siamo noi?
> Questi esempi sono facili da descrivere, ma complicati da realizzare
> poiché per raggiungere le istituzioni che contano per "tutti gli
> insegnanti" "bisogna mediare" e presentare scritti e/o ricerche che
> abbiano validità scientifica nel campo della didattica e soprattutto
> bisogna avere molta pazienza:) Raggiungere gli istituti che sono punto di
> riferimento per tutti gli insegnanti. Questo si riferisce alla diffusione
> delle esperienze poi è ovvio che ciascuno di noi vive la sua soddisfazione
> all'interno del suo gruppo classe e guardate che non è poco perché quello
> sarebbe il nostro lavoro:) Chi è su questa lista sta facendo qualcosa di
> più perché crede nell'educazione.
> Ogni esperienza anche elevata dal punto di vista tecnologico deve trovare
> il modo di....essere descritta per tutti ed attraverso i canali giusti.
Condivido pienamente quanto dici, e sono contento che esistano oggi
esperienze come quella di EduKnoppix con Indire e FUSS in Alto Adige,
dove il supporto di importanti strutture legate alla scuola e/o istituti
regionali hanno dato supporto e visibilità a tali iniziative.
Ormai più di due anni fa partecipai ad un'iniziativa dell'istituto
tecnologie didattiche del CNR che ha portato alla realizzazione di una
distro denominata SoDiLinux, derivata da una vecchia EduKnoppix, che ha
raccolto in 3 CD una "enciclopedia" di circa 120 applicazioni
educational, e nonostante il patrocinio del MIUR, la sponsorizzazione di
AICA, la collaborazione con il CRIAD di bologna, le sperimentazioni di
IRRE Lombardia e IRRE Marche (descritte in un articolo dell'ITD di una
rivista scolastica) questa distribuzione è rimasta nei cassetti delle
alte sfere delle istituzioni patrocinanti/sponsorizzanti, senza
purtroppo trovare mai il canale giusto di cui giustamente parli.
> E' il business dell'autonomia scolastica, altro
> discorso complesso che non si può affrontare in questa sede, ma che sta
> sotto a tutto.
Si, quello che potremmo fare "noi" come dici, è quello di trovare il
modo di collaborare ed estendere le iniziative di successo, cercando di
concentrare energie e sforzi, come risultati tecnici ed organizzativi,
perché nessuno lo farà per "noi".
A proposito di autonomia, la patente ECDL vale 2 punti nei concorsi
pubblici, la laurea 3: se tanti ragazzi che cercano il "posto pubblico"
lo sapessero non starebbero a "perder tempo" all'università, no? :-(
Roberto
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