[Discussioni] gnuvox (era: Informazione pubblica: bene comune)

Francesco Potorti` pot a potorti.it
Mar 4 Lug 2006 09:20:30 CEST


Vittorio Bertola:
>Il problema è che, accanto a persone che scelgono la modalità di 
>distribuzione libera e approfondiscono anche i dettagli delle varie 
>licenze possibili, ci sono persone che scelgono la modalità di 
>distribuzione libera, ma senza livello di approfondimento, prendendo la 
>GPL perchè "è la licenza libera" senza nemmeno leggerla bene. 

La GPL è di tutte le licenze la più diffusa, la più vecchia, la più
commentata, la più conosciuta, la più discussa.  Tutto se ne può dire
tranne che contenga trappole nascoste.

>prendere da Sourceforge dieci programmatori a caso tra quelli che hanno 
>rilasciato software libero e chiedere "ma perchè avete usato la licenza 
>GPL invece di quella di Apache o di BSD", credo che almeno nove ti 
>risponderebbero "ma non è la stessa cosa?".

Faccio occasionalmente seminari su SL e licenze, e sono abituato a
parlare con ignoranti dell'argomento.  Trovo continuamente chi non sa
cosa sia una licenza.  Ma non ho trovato nessuno che confonda BSD con
GPL, è vulgata comune che siano cose opposte.

>In più, la GPL ha questa "poison pill" di contenere, di default, la 
>frase "or (at your option) any later version", della cui effettiva 
>rilevanza, sono pronto a scommettere, molti autori nemmeno si rendevano 
>bene conto. 

Gli autori, quando scelgono una licenza, prendono un impegno con gli
utenti.  Un *impegno*.  Non ho alcuna simpatia per chi asserisce di non
aver ben capito cosa ha promesso.  Specie nel caso della GPL, la più
vecchia e conosciuta di tutte le licenze.

>Conta anche che erano 15 anni che la licenza non cambiava, non ti
>sembra naturale che molti autori abbiano pensato che non sarebbe
>cambiata più o non gli sia proprio venuto in mente il possibile
>problema?

C'è un esempio eclatante di software distribuito con la GPL senza
l'opzione di passare a una versione successiva, ed è Linux, il programma
più famoso nel mondo del SL.  Linus ha sempre discusso e pubblicizzato
questa scelta, è scritta a chiare lettere nella licenza di Linux.  Se a
qualcuno non è venuto in mente, è perché non gliene fregava niente.

>> Naturalmente i titolari dei diritti possono cambiare licenza, da un
>> certo punto in poi, ma quel che hanno distribuito non possono
>> modificarlo retroattivamente.
>
>Detta così, mi pare "t'ho fregato 'na volta, hai messo la firmetta, mo' 
>so' cazzi tuoi". Certo che *legalmente* hai ragione, ma moralmente?

Da chi autore prende un impegno con me utente, *moralmente*, mi aspetto
che lo rispetti, non che si lamenti di non aver capito che impegno aveva
preso.  Io su quell'impegno ci conto, perché so che non può essere
ritirato.  Se potesse essere ritirato non avrebbe alcun valore.

>Così non c'è differenza tra la FSF e una qualsiasi major del software, 
>che una volta che hai scritto il tuo codice ne fa quello che vuole senza 
>riconoscerti più alcuna autorità in merito.

Questa è una frase ad effetto che ha fondamenta ben labili.

FSF, ovviamente, non fa nulla del tuo codice, se ne sei tu l'autore.  E
le modifiche possibili alla GPL sono vincolate allo statuto di FSF.



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