[Discussioni] gnuvox (era: Informazione pubblica: bene comune)
Alberto Cammozzo
mmzz a stat.unipd.it
Mer 5 Lug 2006 17:11:16 CEST
On Wed, Jul 05, 2006 at 09:07:25AM -0400, simo wrote:
> On Wed, 2006-07-05 at 13:37 +0200, Alberto Cammozzo wrote:
>
> > > livello molto più macroscopico di così). Ma a quel che ho capito, un
> > > software rilasciato sotto GPLv3 non può essere usato per realizzare un
> > > DRM, ma nemmeno per essere firmato in modo da essere certificato come
> > > autentico & non modificato (a meno che l'autore non fornisca le chiavi
> > > per poter firmare le modifiche). Corretto?
> >
> >
> > Sbagliato. Riguarda i DATI. Non puoi cifrare i dati senza dare
> > all'utente la possibilita' di accedere agli *stessi* dati.
> > Il che implica, beninteso, TUTTI i dati generati.
>
> Mi spiace Alberto ma sbagli secondo me, la clausola DRM e' primarimanete
> diretta contro la Tivoizzazione, ovvero la trasformazione del software
> libero in una sorta di "si guarda ma non si tocca" quando distribuito su
> sistemi embedded.
Si, hai ragione, e' vero che questo e' il _motivo_ per la
parte di GPLv3 in discussione, ma ma il _mezzo_ per evitare la
tivoizzazione e' quello di dettare le condizioni secondo le quali il
"covered work" possa essere parte di una "effective tecnological
protection measure", denominazione secondo la terminologia DMCA, se
non erro, ora non ho il tempo di controllare.
Software sviluppato sotto GPLv3 puo' essere impiegato in
sistemi che devono consentire l'accesso completo ai dati da esso
generati *almeno attraverso altro codice*. Ad esempio se uso un
sistema Linux(GPLv3) per generare dei dati (di qualsiasi natura,
possono essere anche programmi cifrati o firmati) o anche un sistema
in cui c'e' grep(GPLv3), anche se non fornisco un programma per
leggere quei dati consento esplicitamente che venga sviluppato del
codice per leggerli. Se pensi alla catena del TC, significa attaccarla
dalla coda e mangiarsela pezzo per pezzo.
Questo e' quanto riesco a leggere nella frase piuttosto
involuta: <<No covered work constitutes part of an effective
technological protection measure: that is to say, distribution of a
covered work as part of a system to generate or access certain data
constitutes general permission at least for development, distribution
and use, under this License, of other software capable of accessing
the same data.>>
In ultima analisi significa che nessun sistema che genera dati
che non sono leggibili all'utente puo' simultaneamente godere dei
benefici del free software e delle leggi tipo DMCA e analoghi che
vietano il reverse engineering dei dati crittati.
Per quanto mi e' dato capire TiVO puo' continuare a usare
sistemi GPLv3 per fare quello che fa, ma non puo' trascinare in
tribunale chi cerca di scrivere dei programmi che leggano i dati che
genera. Detto tra parentesi, mi sembra una misura assai blanda... Piu'
che contro la TiVoisation e' contro le misure piu' estreme e
dittatoriali delle DMCA e co. Blanda ma efficace perche' consente
legalmente di attaccare la catena TC dal fondo, dai dati generati, e
risalirla, visto che tutto e' un dato dell'elemento precendete della
catena. Non sono un esperto di DRM, ma mi pare che il meccanismo sia
quello.
> I dati e le opere multimediale sono una questione completamente
> secondaria per la GPLv3 (a meno che non decidi di applicarla ad un'opera
> multimediale invece che ad un programma, situazione sulla quale non ho
> mai riflettuto a sufficienza per capirne la portata complessiva).
Non e' specificato di che tipo di dati si tratta, se nella fattispecie
i dati sono dei programmi, questo non cambia il meccanismo di azione
di quella porzione di testo della GPLv3 che parla di "generate or
access certain data".
Ho preferito leggere il testo della licenza e di cercare di
comprendere che cosa significa, senza tutta la dottrina a latere, in
quanto il testo di una licenza dovrebbe essere completo in se e non
richiedere altri elementi che non vi siano inclusi o dati per intesi.
In parte questi vi sono nella terminologia "effective technological
measure" che e' quella della DMCA, se non erro. Se la mia
interpretazione e' completamente errata, senza presunzione credo che
quella porzione del testo vada reso piu' esplicito, andando oltre le
capacita' di comprensione del programmatore e utente medio.
> Nel caso comunque di dati cifrati direi che l'utente deve avere accesso
> alle chiave di decifrazione (ed eventualmente di firma) solo se non puo'
> modificare l'opera coperta da GPLv3 a causa della mancanza di queste.
>
> Una applicazione che semplicemente decifra altri dati non richiede la
> disclosure di niente perche' non richiede queste chiavi per il suo
> normale funzionamento o quando richiede la chiave essa e' gia' in
> possesso dell'utente in un modo o nell'altro (per esempio se veicola il
> contenuto protetto verso un hw TC).
Perfettamene d'accordo. Spero di essermi spiegato meglio. Ammesso che
abbia capito quello che ho detto ;-)
>
> > > Io intendevo commentare l'approccio secondo cui la licenza difende gli
> > > utenti finali prima che gli autori... e naturalmente, difende gli utenti
> > > finali così come interpretato dall'intermediario che ha il diritto di
> > > definirne le condizioni di distribuzione.
> >
> > Questa non e' chiara. Chi e' l'intermediario? Non c'e' nessuno
> > tra utente e autore. Internet libero, se uno vuole...
>
> Sarebbe FSF.
Ah! Credevo SourceForge e Debian ;-)
ciao
Alberto
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