[Discussioni] Re: gnuvox (era: Informazione pubblica: bene comune)
Alberto Cammozzo
mmzz a stat.unipd.it
Mer 5 Lug 2006 17:21:54 CEST
On Wed, Jul 05, 2006 at 10:06:09AM -0400, simo wrote:
> On Wed, 2006-07-05 at 15:32 +0200, Nicola A. Grossi wrote:
> > Vittorio Bertola Scrive:
> >
> > > E se qualcuno pensa di poter vincere la battaglia contro i DRM senza fare
> > > nessuna concessione all'industria e senza fornire una soluzione credibile
> > > alla loro legittima preoccupazione di difendere i loro investimenti e i
> > > loro profitti, si sbaglia di grosso.
> >
> > Diciamo che si dovrebbe distinguere tra un generico voler eliminare dalla
> > faccia della terra i DRM (cosa per altro impossibile) e il volerli
> > regolamentare, nel rispetto, innanzitutto, dei diritti dei consumatori.
> > Io voglio fare la copia di riserva e/o la copia privata digitale anche in
> > presenza di DRM. Inoltre, voglio DRM interoperabili.
> > Queste sono richieste basate su diritti, non pretese campate per aria.
> > A l'industria stanno bene queste legittime richieste o vedono in esse
> > l'azzeramento della funzione lucrativa dei DRM? Sì, no?
> > Indipendentemente dal parere dell'industria, su questa strada si va avanti,
> > perché si tratta di diritti negati.
>
>
> Io direi che nell'ambito privato vorrei poter usufruire dell'opera come
> mi pare, e quando mi pare, senza necessita' per esempio di sorbirmi
> eventuali pubblicita' nel mezzo di un film perche' mi hanno bloccato il
> tasto di avanti veloce o semplicemente per remixare come piace a me un
> brano musicale per ascoltarmelo come piace a me quando piace a me e col
> dispositivo che piace a me. Non capisco perche' con l'avvento del
> digitale io dovrei perdere la possibilita' di fare cose che ho sempre
> potuto fare. Io NON chiedo la possibilita' di distribuire l'opera a
> chiunque a gratis, ma a me onestamente interessano prima i miei diritti
> e poi i mezzi per impedire fisicamente la copia, perche' come e' noto
> alla fine le copie, chi e' determinato, e fa lo stesso, invece gli
> utilizzi personali, una volta negati semplicemente sono negati per la
> maggior parte delle persone che si fanno gli affari propri.
Hai perfettamente ragione, e il motivo per cui perderai i
diritti e' che con il digitale qualcuno ha i _mezzi_tecnici_ per
farteli perdere, e altri hanno interesse a che cio' accada. Siccome i
mezzi tecnici sono deboli, servono le leggi forti.
Una lettura molto istruttiva e' un breve paper di Gordon Bell
e un'altro che non ricordo, "A call for the home media network" che
prefigura cosa c'e' nella mente di chi sta pianificando il nostro
futuro "entertainment". Dopo la carrellata di meraviglie nel nostro
set-top box, e' interessante il capitolo "Content protection".
Cercatelo in Google, e' nel sito di Microsoft. Formato Word :-)
> Vorrei far notare che la maggior parte delle costituzioni individuano
> nel diritto d'autore un mezzo per promuovere la creazione di nuove
> opere, anche derivate, impedire all'utente di "giocare" con un opera
> secondo me va contro questi dettami costituzionali perche' impedisce
> fortemente di rielaborare opere esistenti per crearne di nuove.
Concordo e sottoscrivo.
> Simo.
Alberto
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