[Discussioni] Re: gnuvox (era: Informazione pubblica: bene comune)
Alberto Cammozzo
mmzz a stat.unipd.it
Gio 6 Lug 2006 09:50:02 CEST
On Wed, Jul 05, 2006 at 10:01:52PM +0200, Vittorio Bertola wrote:
[...]
> Volevo ancora spiegare un punto specifico:
Non mi dispiacerebbe avere una risposta anche sui numerosi
altri punti. Questa lista sta facendo uno sforzo considerevole
nel cercare di fare chiarezza nelle tue affermazioni.
> Alberto Cammozzo:
> >>Secondo me questa è una strada suicida perchè se il mio sistema
> >>>operativo libero non potrà riprodurre i contenuti firmati disponibili in
> >>>rete, non avrà un sistema di certificazione degli update contro virus e
> >>>attacchi vari, e così via, la maggior parte degli utenti tornerà ad
> >>>utilizzare Windows.
> >
> >
> > Senti, amico, documentati prima affermare delle tali enormita':
> > ti discreditano su tutta la linea. Il suicidio e' tuo...
> > Magari fai una domanda, del tipo "sara' possibile usare contenuti
> > firmati eccetera?".
>
> Io sto riportando affermazioni che ho sentito da varie persone... ecco,
> aspetta che ritrovo un link che girava su altre liste tempo fa... tipo
> queste di Torvalds:
> http://lkml.org/lkml/2006/2/2/59
> Ha ragione lui? Sta dicendo FUD? La GPL3 è cambiata nel frattempo?
Semplicemente sta parlando di qualcos'altro.
Si riferisce a un'altra sezione della GPLv3, la sezione 1,
che non riguarda il DRM ma il TC.
Complete Corresponding Source Code also includes any encryption or
authorization codes necessary to install and/or execute the source
code of the work, perhaps modified by you, in the recommended or
principal context of use, such that its functioning in all
circumstances is identical to that of the work, except as altered by
your modifications. It also includes any decryption codes necessary to
access or unseal the work's output. Notwithstanding this, a code need
not be included in cases where use of the work normally implies the
user already has it.
E' vero che il TC che puo' essere uno degli elementi necessari
per implementare un DRM efficace, ma di per se non e' DRM.
La "riproduzione di contenuti firmati disponibili in rete", come
tu dici, e' invece DRM. Inoltre, mi spiace doverlo spiegare, se
sono solo firmati, i contenuti possono essere riprodotti
tranquillamente da chiunque, salvo che eventualmente dai programmi
resi non funzionali da DRM. Se invece sono *cifrati* il problema
e' diverso. Ma forse volevi dire crittati.
Inoltre Torvalds si inserisce costruttivamente nel processo
di revisione, facendo osservazioni sulla GPLv3 ma non certo
a favore dei DRM. Le obiezioni di Linus, a quanto mi risiulta, sono
due: che il TC puo' essere usato per aumentare la sicurezza di un
sistema, il che puo' essere vero, nel senso che effettivamente
puo' essere efficace nel rilevare variazioni in un sistema. Dato
che i sistemi GNU/Linux sono molto dinamici si tratta di trovare
un modo per cui il TC non limiti la liberta' di modificare
il kernel e invalidare la chain del TC susseguente. Se il kernel
risulta tainted perche' modificato dall'utente e per questo motivo
non funziona l'antivirus che vi si appoggia, temo che tutti
disabiliteranno il TC negli antivirus piuttosto che rinunciare
a Linux. Linux non e' Windows.
L'altra obiezione, che riguarda il DRM, e' che il DRM va combattuto
sul fronte dei contenuti e non dei programmi. Obiezione opinabile
ma degna di considerazione, e ben lontana dalle tue affermazioni
sul suicidio di Linux+GplV3
ciao
Alberto
PS: sulla vicenda Linux-TiVO:
<http://geekz.co.uk/lovesraymond/archive/sandals-not-flip-flops>
:-)
More information about the discussioni
mailing list