[Discussioni] Una associazione europea (era: Informazione pubblica: bene comune)
Stefano Maffulli
smaffulli a gmail.com
Gio 29 Giu 2006 16:05:22 CEST
On 6/28/06, Antonio Russo <antonio a antonio.homelinux.org> wrote:
> Al di là di questa valutazione personale che penso possa interessare
> solo alle persone che lavorano con me, c'è la questione di fondo che
> rimane irrisolta, FSFE vuole rappresentare qualcuno o rappresenta solo
> se stessa?
FSFE non ha come scopo quello di rappresentare altri, ma solo se
stessa. Come ho già avuto modo di dire, FSFE è un nodo di una rete di
organizzazioni (le altre FSF e altre org) dedite alla difesa e
promozione delle libertà del mondo digitale.
Per chiarire ciò che a te pare una contraddizione, il discorso della
rappresentatività riguarda la GNU GPL e gli sviluppatori di software
che scelgono la licenza, non la comunità del sw libero in generale.
Le frasi del blog le citi fuori contesto: in una mi riferisco ai tuoi
dubbi su FSFE espressi su questa lista, nell'altro parlo in modo
specifico di GPLv3. La GPL viene scelta, non imposta, e ovviamente in
quel caso lo sviluppatore sceglie di essere tutelato da FSF
(specialmente se usa la clausola 'any later version'). Nel secondo
post che citi solo parzialmente parlo anche del fatto che questa
tutela non è esercitata da FSF dal chiuso di una stanza, ma in un
processo democratico e pubblico di revisione in cui tu e i tuoi amici
siete invitati a dire la vostra. Proprio quella democraticità che tu
e i tuoi amici accusate le FSF di non avere.
> Io sono fiducioso sull'efficacia dei tavoli poiché sono convinto che il
> dialogo sia sempre una cosa positiva anche nei casi dove esista un
> completo disaccordo, riguardo l'obiettivo potrebbe essere semplicemente
> quello di creare una rete di comunicazione efficace dove le diverse
> associazioni vengano a conoscenza in tempo reale di quello che sta
> succedendo dall'altra parte del mondo, prendano i buoni esempi e gli
> portino ai loro ambiti. In pratica una rete di scambio dove ognuno
> mantiene la proprio autonomia e la propria identità. Uno spazio che si
> può rendere utile anche per coordinare iniziative ad-hoc volta per
> volta.
Ma questa rete di comunicazione già esiste e usa mezzi come telefonia
cellulare, email e altri mezzi. É così che abbiamo fermato i swpat in
Europa: ci si conosce, si ha un obiettivo, ci si coordina e si
comunica. Ma ci sono altri esempi, chiedi a Dido: dieci giorni fa
FSFE ha partecipato con assoli e altri al primo incontro per
costituire un tavolo, ma con un obiettivo specifico
http://www.attivazione.org/wp/?p=126
> Mi piacerebbe di più una proposta elaborata da più attori e largamente
> condivisa,
Sì, ma uno deve pure iniziare a fare proposte. Finora non ne ho viste
di concrete.
saluti
stef
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