[Discussioni] terminologia licenze SL, o meglio: virale? no grazie

Alberto Cammozzo mmzz a stat.unipd.it
Dom 5 Mar 2006 02:24:16 CET


On Sat, Mar 04, 2006 at 04:02:07PM -0500, simo wrote:

[...]


> > 	Non ho capito.
> > 	Mischiare propietario e GPL e' tassativamente vietato, e
> > 	mischiare con programmi liberi non GPL e' consentito come 
> > 	eccezione sub articolo 10.
> 
> Non ho capito cosa non hai capito :-)

	Questi duetti (o duelli) nascono su cose serie, e finiscono
	a discettare sul sesso degli angeli...
	Se non c'e' modo di capirsi non e' nemmeno il caso 
	di discuterne molto oltre. Pertanto, senza offesa e solo 
	per non annoiare la lista, questa sara' la mia ultima replica. 
	Se il discorso merita, sentiremo altre voci...

> Se e' vietato (come e') vuol dire semplicemente che la GPL non ha, come
> invece tu sostieni, il potere di introdurre nulla.

	La GPL non introduce nulla rispetto a licenze non 
	copyleft? Sei disposto a confermare una enormita' del genere?

> > 	1) non sostengo che sia caratteristica unica, ma che "viralita'" 
> > 	non sia un termine inadeguato, e cerco di dimostrare come invece sia 
> > 	piuttosto efficace. Cosa che tu contesti ma non dimostri.
> 
> Beh non vedo cosa dovrei dimostrare, l'onere della dimostrazione secondo
> me sta sulle spalle di chi vuole appiccicare un etichetta non a chi la
> respinge :-)
> Comunque mi sembra di avere gia' spiegato nella risposta al messaggio di
> Francesco perche' io ritenga che non sussista alcuna attinenza o
> analogia tra il concetto di contagio (virale o meno) e il modo di
> funzionare della licenza GPL.

	Breve riassunto delle puntate precedenti:
	ho sostenuto che il termine "virale" puo' essere inteso in senso 
	positivo e ribaltato a nostro vantaggio. Ho portato come argomento 
	a supporto l'irreversibilita' del processo di liberazione del codice
	e la contagiosita' della liberta'.
	Tu hai negato l'irreversibilita' del processo sostenendo una completa 
	simmetria (e quindi reversibilita') del processo di liberazione. 
	Ho motivato (e lo faro' ancora qui di seguito) perche' ritengo che 
	questo tuo argomento sia errato.


> > 	2) La "viralita'" non e' simmetrica per via della persistenza della GPL.
> > 	GPL una volta, GPL per sempre. Mentre puoi rendere libero del codice
> > 	proprietario, non puoi revocare la GPL, al massimo puoi usare una doppia 
> > 	licenza. 
> 
> Ohibo' e da quando ?
> Chi detiene i diritti puo' far quel che gli pare, cosi' come io non
> posso mettere sotto GPL codice proprietario che non mi appartiene, cosi'
> io posso rendere disponibile con licenza proprietaria codice GPL che ho
> scritto io.

	Ma nemmeno chi ha scritto il codice puo' rendere proprietario 
	quello _gia' rilasciato_ come free. Questo rende possibile il fork 
	di progetti che cambiano licenza e diventano proprietari. 
	Il bello sta nella rottura di questa simmetria a vantaggio della 
	liberta' del codice introducendo un processo irreversibile. Questo
	e' quanto ho scritto sopra, e mi pare che tu sia della stessa opinione.

> > 	3) Il discorso "Caro programmatore libero, se vuoi il buon codice 
> > 	proprietario devi rendere proprietario anche il tuo" non 
> > 	funziona, e non soloo perche' nessun programmatore libero
> > 	puo' rendere proprietario prorio codice rilasciato in GPL, ma 
> > 	perche' mi sembra piu' rispondente alla realta' che il dialogo 
> > 	si svolga nei termini: "Caro programmatore libero, se vuoi il codice 
> > 	proprietario ti attacchi, perche' non te lo do". 
> 
> Ma che diamine dici?
> Se il codice e' mio gli posso cambiare la licenza quante volte mi pare e
> nei modi che mi pare. Non posso ritirare il codice _gia'_ rilasciato
> perche' ho gia' fornito certi diritti agli utenti (e il discorso
> ribaltato non cambia), ma nessuno mi vieta di cambiare idea di punto in
> bianco e cominciare a rilasciare codice che prima rilasciavo con licenza
> GPL con un altra licenza e portare avanti ulteriore sviluppo solo nella
> forma proprietaria.

	E' esattamente quanto ho detto io. Confondi codice derivato con codice.
	Quanto e' stato rilasciato libero non puo' piu' essere reso 
	proprietario! 
	E' vero che _progetti_derivati_ da codice proprietario possono essere 
	resi sia liberi che proprietari e che questo vale anche per il codice 
	libero, ma la differenza (e la rottura della simmetria) sta nel fatto 
	che una data specifica release di codice proprietario o resta tale 
	o diviene libera, mentre una di codice libero non puo' che restare 
	tale, consentendo eventuali fork dell'intero progetto, che cosi' puo'
	retstare libero. Una volta libero, libero per sempre.
	Se domani tu impazzissi e volessi rendere proprietario il tuo codice
	Samba, Samba non diventerebbe proprietario. Ovvio, mi pare.

	Non vi e' alcuna simmetria con la situazione del codice 
	proprietario, che resta tale in qualsiasi release o diviene
	libero. Tu sostieni una perfetta simmetria che non esiste...

> E stai tranquillo che molte aziende ti dicono: caro programmatore
> libero, se vuoi il codice proprietario ti attacchi, direi che lo fanno
> tutte quelle che fanno codice proprietario. Come esempio credo basti
> Java della Sun.

	Qui hai ripetuto esattamente quanto ho scritto io. 

> > 	4) Oltre al fatto che viene sviluppato sempre piu' codice libero, 
> > 	mi pare che vi siano piu' evidenze di codice proprietario divenuto 
> > 	libero che viceversa (escluso GPL, beninteso). 
> 
> Solo perche' fa piu' notizia.
> Mai sentito parlare di GFS ? E' diventato proprietario (e infatti hanno
> forkato openGFS), e poi e' ridiventato libero quando RedHat ha comprato
> Sistina, some vedi puoi cambiare quante volte ti pare.

	Il fatto e' che nessun progetto free puo' mai tornare definitivamente 
	proprietario. Il progetto libero puo' morire se nessuno vuole forkarlo,
	ma _quel_ codice resta libero.
	OpenGFS e' potuto nascere proprio perche' il codice originario era
	libero. Nessuna simmetria. Non puoi spegnere la liberta'
	una volta che ha iniziato a propagarsi. In molti vorrebbero
	poterlo fare, ma non e' facile fermare il ..."contagio"... :-)

> > 	Su questo mi aspetto di poter essere smentito da uno studio approfondito.
> > 	Mi pare tuttavia un valido argomento a supporto all'idea che la liberta' 
> > 	e' contagiosa, oltre che vantaggiosa. 
> 
> Non serve uno studio approfondito, ci sono molti esempi evidenti e
> concreti, e basta una minima conoscenza di come funzioni il diritto
> d'autore per capirlo.

	Perdonami, ma io diffido sempre di chi dice "non serve dimostrarlo, 
	e' evidente": e' quanto di piu' antiscientifico esista.
	Pero' mi fa piacere che alla fine tu condivida la mia tesi
	che la liberta' del codice e' contagiosa, specie se sostenuta 
	da una licenza come la GPL. Molti progetti derivati da free 
	software, se questo non avesse avuto attaccata una *GPL*, sarebbero 
	diventati proprietari. Lo dico per esperienza diretta.
	Chiamalo contagio, chiamalo come ti pare, e' un fatto.


	Alberto







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