[Discussioni] proposta dmint.it

[Alberto Cammozzo]

On Fri, Oct 06, 2006 at 12:58:40AM +0200, Stefano Barale wrote:
> Vittorio Bertola ha scritto:
> > Alberto Cammozzo ha scritto:
> >>     Giacomo, Vittorio,
> >>     il fatto che la proposta di DRM di Chiariglione sia
> >>     interoperabile e open source non cambia la sua natura di DRM.
> >
> > Ho detto che "è il genere di contributi che ci aspettiamo", non che
> > condivido necessariamente il suo contenuto... Io mi aspetto anche dei
> > contributi che invece dicano che il DRM è male e perchè, in modo da
> > poter soppesare i vari aspetti.
> > Nello specifico, personalmente preferisco l'idea di regolare le
> > tecnologie per quanto necessario - ad esempio stabilire principi di
> > interoperabilità, protezione della privacy, diritti minimi del
> > consumatore, vincolanti nelle implementazioni dei DRM - e poi lasciare
> > che la rete si orienti da sola. 
> Io sono d'accordo con te, ma il risultato potrebbe anche essere che i
> principi minimi interoperabilità, diritti del consumatore e
> -soprattutto- rischi per possibili violazioni siano tali da far decidere
> che il DRM debba essere reso illegale (come diceva Alberto prima).
> Come minimo mi viene da dire che il DRM è una soluzione antisociale
> (vedi propaganda delirante contro la condivisione). Essendo antisociale
> è ragionevole che sia antieconomico, come le sigarette.
> Qualsiasi regolamentazione dovrebbe garantire davvero la riduzione del
> danno, a partire dall'elevare notevolmente i costi del DRM per chi lo
> applica (pensate un po' se un lettore mp3 costasse il doppio con DRM...
> eheheh).
> Beh, è solo un brainstorming.

	Si, io vedo un problema generale con questa moda dilagante 
	di usare mezzi tecnologici per affrontare problemi etici e 
	legali. I programmi, per quanto sofisticati, mancano della 
	flessibilita' e del discernimento necessari, e una volta 
	diffusi possono creare piu' danni di quanti ne risolvono. 
	Non e' una posizione neoluddista, ma dobbiamo stare 
	attenti a dare alle macchine il potere di prendere
	decisioni.

		ciao
			Alberto