[Discussioni] Si copyright - no monopolio? (was:Re: Discussioni Digest, Vol 33, Issue 15)

[Hal]

Francesco Potorti` scrive...
> Insomma, nessuno si vuole sbilanciare :-)
> 
> Provo a sbilanciarmi io, e vediamo se qualcuno mi segue :-)

Ora si! Sei appena diventato il mio "Eroe del Giorno"...    :-)

> La durata del copyright, a seguito degli interessi primariamente USA, e
> poi degli altri paesi ricchi, si è progressivamente allungata fino a 70
> anni dala morte dell'autore (non ricordo mai qual è la durata se i
> titolari non sono gli autori).


Nei mesi scorsi ho perso un po' l'allenamento a distinguere tutte le
sottili differenze fra i nostri (molti) temi di discussione. Ho un'idea,
non molto chiara, chiedo aiuto. Prima la dico e poi tento di spiegarla.

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Ha senso separare il riconoscimento economico all'autore dell'opera, dai
suoi diritti di monopolista su di essa?

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Tento di spiegarmi:

L'autore di un'opera ha diritto di monopolio su di essa: può decidere a
chi farla esporre o pubblicare, e per quanto tempo farlo. Può anche
decidere di *non* pubblicarla, di alienarne la fruizione a chiunque.

(E' vero? E' questo il copyright? O è solo una *parte* del copyright?)


All'autore (per leggi e accordi commerciali) viene corrisposto un
compenso economico da parte di chi sfrutta commercialmente la sua opera
o copie di essa.

(La parte economica ha a che fare col copyright oppure è qualcosa di
diverso?)

Mi immagino la possibilità di *non* interrompere il copyright dopo N
anni (N giusto, 10 < N < 20) ma di interrompere il monopolio
dell'autore, ovvero la la possibilità di alienare la fruizione
dell'opera e la sua diffusione commerciale.

Parlando come mangio (così mi spiego meglio), faccio un esempio
ipotetico: i Pooh hanno in odio "Pensiero", non vogliono più
pubblicarla, anche perché -magari- così la gente compra le loro nuove
canzoni ...pensando a com'erano belle quelle vecchie.

Ebbene, per l'idea che sono qui a descrivere, dopo 10 anni i Pooh
perdono i diritti di *monopolista* su Pensiero ma non quelli di
sfruttamento economico.

Poiché i clienti chiedono "Pensiero", molti editori si metteranno a
stamparla e a venderla: ottime edizioni a buon prezzo (c'è
concorrenza!). Ciascuno di questi editori *deve* comunque corrispondere
il *compenso* percentuale agli autori che -loro malgrado- diventano
ancora più ricchi (e questo ci piace).

La gente sente, a buon prezzo, le canzoni che preferisce, gli autori
guadagnano, le piccole case editrici lavorano e guadagnano ...e tutti
(quasi tutti) vissero felici e contenti.


Quindi: ha senso chiedere la fine del "monopolio" dell'autore dopo 10
anni e la fine dello sfruttamento economico dopo 30?


Mi accorgo che tutto questo ha poco a che fare con il Software Libero e
forse sono OT. Chiedo ugualmente qualche osservazione perché in questa
lista ne passano di interessanti.

Ciao e grazie



-- 
Alberto del GOLEM  :o)           GnuPGKeyID: 19C156F3

Vogliamo imparare, perche´ imparare e` rivoluzionario.
                                          /Gianni C./

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