[Discussioni] Re: FSFE non ha condiviso affatto la piattaforma politica dei Pirati svedesi
Nicola A. Grossi
k2 a larivoluzione.it
Mar 26 Set 2006 09:41:25 CEST
simo Scrive:
> On Tue, 2006-09-26 at 01:32 +0200, Nicola A. Grossi wrote:
>> simo Scrive:
>>
>> > On Mon, 2006-09-25 at 15:57 +0200, Nicola A. Grossi wrote:
>>
>> ogni sviluppo della conoscenza deve essere accessibile per
>> >> il bene della conoscenza stessa. E' talmente logico che diventa tautologico.
>> >
>> > Giusto, ma c'e' un ma.
>> >
>> > I brevetti in parte vengono giustificati secondo questo principio
>> > infatti.
>>
>> Col principio del copyleft? Mah...
>
> no, della diffusione della conoscenza.
Io non la vedo proprio la diffusione della conoscenza quando si impedisce ad
altri di utilizzare la conoscenza.
>> > In teoria il brevetto servirebbe per rendere pubblica conoscenza privata
>> > senza privare "l'inventore" dello sfruttamento che ne deriva (per un
>> > periodo limitato in effetti).
>>
>> Ah ho capito cosa intendi dire... questo era l'animus originario del
>> brevetto, ma si è perso.
>> Non so proprio come si faccia oggi a parlare di brevetti (i brevetti
>> software in particolare) e giustificarli col fine di rendere pubblica la
>> conoscenza privata.
>> Ci sarà senz'altro chi lo sostiene, ma mi sembra una amenità.
>
> Pure a me, ma la fuori c'e' un sacco di gente venduta a questo concetto
> del brevetto (oltre al fatto che senza brevetti i _poveri_ inventori
> muoiono di fame e sono preda delle grandi e cattive multinazionali che
> rubano le loro invenzioni).
Ognuno ha le sue convenienze: troverai sempre qualcuno che usa argomenti
simili ai tuoi per sostenere l'opposto di quello che dici tu.
E' proprio una tecnica oratoria.
Per quanto riguarda il povero inventore, non è che si può morire per un
ideale.
Poi bisogna vedere i contesti...
Anche il nostro Potortì ha un brevetto alle spalle. Eppure è un
softwareliberista convinto.
E comunque c'è sempre qualcuno che viene usato da scudo umano.
>> > Ecco se questo nuovo diritto assomiglia all'attuale brevetto...
>>
>>
>> Non vedo il nesso.
>
> Il nesso e' che a proporre questo nuovo diritto bisogna stare attenti a
> non cadere nel solco della brevettazione (e' piu' facile di quel che
> sembri in questo momento storico).
Questo "nuovo diritto" non assomiglia affatto a un brevetto, ma a una
licenza libera copyleft:
un software nel pubblico dominio è un software libero? Certamente sì.
Se viene attuato un principio di copyleft pubblico per cui chi modifica quel
codice deve garantire le 4 libertà persistentemente, otteniamo una
situazione in cui le nuove conoscenze vengono monopolizzate (come nel caso
del brevetto... che comunque non riguarda il copyright) od otteniamo una
situazione in cui le conoscenze vengono condivise?
Io direi proprio che otteniamo la seconda situazione.
Anzi, questo principio, se applicato alla materia brevettuale, andrebbe
proprio a scardinare il sistema brevettuale (magari le giustificazioni del
brevetto rimarrebbero intatte, ma il brevetto sparirebbe dalla circolazione
eh eh).
Saluti,
n.a.g.
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