[Discussioni] un commento all'intervista a Fabrizio Tassone

Roberto A. Foglietta roberto.foglietta a gmail.com
Gio 2 Ago 2007 09:22:10 CEST


Il 01/08/07, simo<s a ssimo.org> ha scritto:
> On Wed, 2007-08-01 at 13:43 +0200, Francesco Potorti` wrote:
> > Riproduco _brani_ dell'intervista di Alessandro del Rosso a Patrizio
> > Tassone, direttore editoriale di Linux&C., intervista leggibile _nella
> > sua integrità_ su Punto Informatico ad
> > <http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2050065>.
> [...]
>
> > È lo stesso discorso che anni fa si dava per scontato negli ambienti
> > commerciali a proposito di GPLv2.
>
> Ecco questo e' tutto il succo secondo me.
>
> Ho appena letto l'articolo, e devo dire che mi dispiace immensamente
> vedere Tassone (in CC) scrivere queste cose, che ritengo per buona parte
> commenti che rasentano il FUD :-(
>
> A me sembra che molte persone abbiano ingoiato il Kool Aid anti-GPLv3 di
> Torvalds (mi piace usare questa analogia perche' Torvalds la utilizza
> nei confronti di chi condivide invece le ragioni di FSF), anche se alla
> fine neanche Linus e' totalmente contrario alla GPLv3, se guardiamo
> l'evoluzione dei suoi commenti a partire dal primo draft ad ora vediamo
> che e' molto, ma _molto_ piu' possibilista.

 Perchè nel frattempo la GPL3 è cambiata in modo più ragionevole.

 Linus è un uomo che nella sua paradigmaticità e lucidità potrebbe
essere considerato un genio. Se non è considerato tale è perchè la sua
creatività non tale da averlo portato a dire/fare qualcosa che fossero
"teoricamente" inconcepibili per altri, ciò nonostante non è un uomo
totalmente piatto e lo dimostra quando scrive mail di presentazione di
una nuova versione.

>
> Insomma secondo me e' il momento di fare un po' di chiarezza e
> soprattutto che ognuno si prenda la responsabilita' delle proprie
> scelte! La GPLv2 non e' nata per essere immortale, il fatto che ci fosse
> un numero di versione rende questo evidente fin dal giorno 0 del
> rilascio. Chi si aggrappa a quella licenza nella maggior parte dei casi
> e' perche' ha bevuto il Kool Aid degli anti-GPLv3 o perche' "miagola nel
> buio" (sdrammatizziamo un po' :-) dopo aver fatto scelte di gestione
> legale del codice sbagliate.

 Per me la GPL3 era una necessità di GNU/FSF di tornare in auge e di
cominciare ad aprire il mercato delle consulenze legali sulla licenza.
A me tutti questi discorsi filosofici entrano da un'orecchia e escono
dall'altra. Alla fine nel guardare il mondo prevale la mia natura di
fisico: misuro gli effetti concreti e cerco di risalire alle cause.

 TiVO, DRM e brevetti sono problemi che esulano dalla sfera del
diritto d'autore e avrebbero dovuto essere affrontati con strumenti
adeguati. Sopratutto per i brevetti era sufficiente fare un'estensione
che poteva essere agganciata in modo vincolante alla GPL2 a piacere o
meno degli autori/e. Invece si è fatta ad hoc una nuova licenza.
Perchè? Vedi sopra: marketting GNU/FSF


 Ciao,
-- 
/roberto



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