[Discussioni] tassare le licenze

Antonio Russo antonio a softwarelibero.it
Lun 10 Dic 2007 17:41:19 CET


Il giorno lun, 10/12/2007 alle 16.08 +0100, Paolo Mascellani ha scritto:

> > Invece non è cosi' semplice altrimenti tutte le multinazionali avrebbero
> > la loro sede in Irlanda :-)).
> 
> La regola è valida per tutti: le multinazionali del software hanno i 
> mezzi per approfittarne.

Anche la CocaCola avrebbe i mezzi per approfittarne e invece non lo fa
perché producendo un bene materiale e tangibile come sono appunto le
bibite non risparmierebbe un granché poiché oltre a quello che ho già
spiegato prima le rimane l'onere di trasportare le bottiglie in Italia.
Per questo motivo io continuo a sostenere che il problema riguarda quasi
esclusivamente i beni immateriali. Nel caso del software che è un
servizio spacciato per un bene la cosa è ancora più palese.    
Il software non ha costi di trasporto, viaggia in tempo reale attraverso
la rete, dunque il fatto di cambiare sede legale non cambia nulla al
processo di produzione (inteso in termini economici) ma provoca un
casino sui conti nazionali di oltre 40 paesi.
 
> Un'altra cosa che andrebbe vista è che rapporti (economici) ci sono tra 
> la casa madre e la sede irlandese: dove vanno a finire i soldi 
> risparmiati con questo meccanismo? Se finissero a Redmond, si potrebbe 
> sostenere che, quanto meno, ci sia un'elusione fiscale.


Eh, che domandina!!! dal bilancio Microsoft Irlanda chiuso al
30/06/2006:

Volume d'affari: Euro 9.469.843.000
Costo delle vendite: Euro 869.350.000
Costo della distribuzione: Euro 168.016.000

Tieni presente che il costo del personale è di Euro 96.724.000 e gli
emolumenti pagati ai direttori sono di 1.081.000.

Poi c'è una voce non definita nemmeno nelle note al bilancio chiamata 
Spese amministrative: Euro 6.497.111.000

Allora, siccome loro non fanno il bilancio continentale è difficile
sapere cosa ce ne sia dentro questa voce di 6 miliardi e mezzo di euro,
comunque sappi che il loro fatturato rappresenta il 5,63 del PIL
irlandese perciò non so quanto l'ufficio irlandese delle imposte si
metta a controllare :-))

> E qui si ritorna al problema da cui 
> eravamo partiti: come aumentare nei legislatori e negli amministratori 
> la consapevolezza di queste cose?
> 

Noi di Assoli andiamo in giro ogni mese a dire queste cose, solitamente
a politici democraticamente eletti, i quali però nell'ottanta percento
dei casi hanno solo 3 minuti e 24 secondi a disposizione, dunque si
devono fare 5 o 6 puntate per dire i concetti di base :-))
Si le persone che sono dentro le strutture incominciano a spingere o a
organizzare spazi dedicati a queste tematiche nei congressi di partito,
forse qualcosa inizia a muoversi.

Io non sono un esperto del diritto comunitario e non so se il
comportamento dell'Irlanda sia giusto o sbagliato, so però che dal punto
di vista dell'economia c'è un problema che ha un ordine di grandezza di
oltre 25.000.000.000 di euro/anno che i legislatori ignorano. E dunque
cerco di farlo conoscere per ogni mezzo possibile.
Ciao

Anton





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