[Discussioni] Il client di Second Life diventa software libero

Alberto Cammozzo mmzz a stat.unipd.it
Lun 8 Gen 2007 23:20:26 CET


On Mon, Jan 08, 2007 at 01:34:59PM +0000, signore a autistiche.org wrote:
> Salve a tutti,
> 
> ho appena scritto un breve articolo e mi sono iscritto
> a questa lista per parlarvene, poiche' penso che potrebbe
> anche interessare la comunita' italiana del software libero.
> 
> Vorrei in primo luogo sapere se ho scritto castronerie ed
> eventualmente ricevere le correzioni opportune :-)
> 
> Sarei anche interessato a sapere se esistono altri programmi
> vagamente simili a Second Life rilasciati come software libero.

	Non sono un esperto di  quel mondo, e nemmeno altri iscritti a
questa lista, a giudicare dalle copiose risposte ;-)

> Infine leggerei con molto interesse tutte le vostre
> osservazioni sul possibile significato di questa novita',
> dai vari punti di vista: tecnico, economico, politico...

	La notizia  e' certamente importante.  Uno dei  pochi casi che
conosca  nell'entertainment puro,  e in  particolare  con architettura
client-server.  Un  "applicativo verticale"  che  non dovrebbe  essere
spinto verso il f/oss  dalla competizione dei programmi liberi; questa
mossa e' certamente sorprendente.

	Ci  sono  dei  commenti  interessanti  su  news.com  [1],  che
riprendo sinteticamente:
	- la    licenza   e'   GPLv2,    una   scelta    specifica   e
"conservatrice". Indica forse attesa ma anche diffidenza nei confronti
di GPLv3, ma  c1hi contribuisce al software dovra'  firmare un accordo
con LindenLabs  che li  rende co-titolari del  Copyright, e  quindi li
legittima a cambiare i termini della licenza in release future. Questo
potrebbe costituire un disincentivo  per i programmatori? Cosa succede
a chi non firma l'accordo? Questi accordi limitativi o sono "enforced"
con qualche tecnologia (DRM) o sono di dubbia efficacia.

	- Linden pensa se liberare  anche il server, e questo potrebbe
non essere cosi'  furbo sul piano commerciale.  Il  fatto e' veramente
interessante   dal  punto   di   vista  del   business  model.    Cito
dall'intervista  con  il  Linden  Lab Chief  Technology  Officer  Cory
Ondrejka:
	<<"We do  think that in the  long run, Second  Life makes much
sense as an open-source project," he said, arguing that an open-source
server project will increase the  scale of the Second Life project and
Linden  Lab revenue. "There  are plenty  of opportunities  for revenue
even if the entire kit and caboodle is open-sourced. But we want to be
careful about that.">>

	- Il passaggio a GPL  permettera' di incorporare Mono, con dei
vantaggi  tecnici   e  di  performance.   Questo   segue  un  generale
spostamento di LindenLabs verso tecnologie  standard e open a danno di
quelle  proprietarie   precedentemente  usate.   Questo   e'  un  dato
interessante:  anche in un  ambiente "verticale"  che non  richiede di
interfacciarsi piu' di tanto  con l'esterno, conviene usare tecnologie
standard e aperte.

> Il testo dell'articolo e' in calce. Vi consiglio pero' di leggere
> la versione pubblicata sul blog di Second Life Italia poiche'
> riporta dei link di approfondimento e in seguito potrebbe
> venire allargata, anche con il vostro aiuto.

	Un  commento finale  puo'  essere quello  che  il progetto  ha
raggiunto  dimensioni  tali da  sperare  di  beneficiare del  deugging
parallelo  e dell'arricchimento  che la  ampia e  affezionata  base di
utenti puo'  fornire.  Il suo patrimonio principale  sta nel contenuto
piu'  che  nel  software,  per  cui  non teme  troppo  il  rischio  di
imitazione  e pensa  di poter  sfruttare  i benefici  del f/oss  senza
temerne troppo i rischi.

> 
> GRAZIE IN ANTICIPO :-)
> Signore Iredell
> 
> 
> Il client di Second Life diventa software libero
[...]

Ciao e grazie per la segnalazione.


		Alberto Cammozzo



[1] http://news.com.com/Second+Life+software+becomes+open-source/2100-7344_3-6148148.html?tag=nefd.top







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